Castrovillari, seminario sul Psr: l’agricoltura come volando di sviluppo
La crescita e valorizzazione dell’agricoltura, della forestazione nonché delle capacità che insistono nei territori tra esigenza di miglioramento delle infrastrutture ed esistente sono state le ragioni dell’incontro sul Piano di Sviluppo Rurale regionale, organizzato dall’Amministrazione comunale di Castrovillari, nella sala consiliare del Palazzo.
A portare i saluti dell'amministrazione ed aprire l'incontro informativo, il Vice sindaco e assessore alle Politiche Agricole, Francesca Dorato che, oltre a tracciare le linee generali della programmazione di sviluppo rurale 2014/20, con le sue priorità ed i suoi obiettivi, da perseguire mediante le 14 misure previste, e a sottolinearne l'importanza in termini di opportunità di crescita sviluppo del comparto agricolo-forestale e delle realtà produttive ad esso connesso, ha richiamato l’azione e l’interesse del Comune profusi in un progetto candidato per offrire una migliore mobilità interpoderale nell’area di Cammarata, dove alta è la concentrazione di aziende agricole e la necessità di competitività delle stesse.
PSR, dunque, come possibilità di crescita delle imprese, anche in termini di competitività e sostenibilità, e opportunità per quei giovani che, scientemente, decidono di fare dell'amore per la terra e per le sue risorse il proprio lavoro, in un territorio a forte vocazione agricola ed agroalimentare.
Obiettivi questi tanto più significativi quanto più condivisi dalle parti interessate, pubbliche e private, che non possono, quindi, prescindere da un'auspicabile sinergia e cooperazione. Esemplare, in questo frangente - è stato richiamato -, il modello sinergico creato ed adoperato dall'amministrazione comunale ed il consorzio di bonifica.
Presenti, ancora, il presidente del Consorzio dei Bacini Settentrionali del Cosentino, Domenico De Luca, Elisa Sangiovanni, direttore del personale, che insieme a Nicola Alberti hanno precisato lavoro, opera dello stesso organismo, esperienza e rapporto con le Amministrazioni pubbliche che ricadono nel bacino territoriale, e Pietro Palazzo dell’Area Tecnica dello stesso ente il quale ha esposto la proficua attività del Consorzio per il PSR, parlando dei progetti in elaborazione e di quelli (ben due) che hanno ricevuto già il riconoscimento e pronti ad essere realizzati in campo idrografico e per una migliore viabilità a servizio degli agricoltori.
Le conclusioni sono state affidate al prezioso intervento del consigliere regionale con delega all’Agricoltura, Mauro D’Acri il quale, con una esposizione dettagliata sulle azioni messe in campo dalla Regione a riguardo, ha chiarito l’attenzione per una vocazione millenaria che il PSR rilancia tra i suoi obiettivi.
Oltre ai consiglieri del Consorzio, cittadini, operatori e membri di categoria, hanno partecipato al seminario i consiglieri Peppe Santagada, Maria Antonietta Guaragna, Dario D’Atri, Nicola Di Gerio, Peppino Pignataro e Giuseppe Oliva.
Nel seminario, moderato da Pasquale Pandolfi dell’Associazione Culturale Kontatto, i partecipanti all’informativa hanno richiamato, a vario titolo, la specificità delle misure in più ambiti a disposizione dei Comuni e dei privati per lo sviluppo dell'agricoltura e la valorizzazione delle filiere, dove operano risorse umane desiderose di adoperarsi ed incrementare il patrimonio rurale nel rispetto della sostenibilità.
L’appuntamento è stato l’occasione per ribadire il ruolo che può svolgere ancor più nel territorio l’agricoltura a salvaguardia dell’ambiente ma anche, e soprattutto, per lo sviluppo di quei servizi che, se integrati dall’impresa agricola, possono essere una svolta determinante per la produzione di beni e l’erogazione di servizi sociali, ambientali, formativi, turistici e ricreativi.
Non a caso la riqualificazione delle attività delle imprese agricole inverte quei cicli demografici negativi, favorendo la creazione di occupazione giovanile.
Da qui l’importanza d’incentivare la specializzazione delle imprese agricole anche come opportunità di rete di ospitalità rurale, di servizi turistico-ricreativi ed escursionistici, rispettosi del territorio rurale. Una capacità dinamica, quella rurale - è stato detto nei contributi - per riscoprire il valore culturale di tale peculiarità che, se accompagnata, può offrire più impulso alle colture e all’ambiente.
Per questo l’utilizzazione dei Bandi legati alle misure è un’occasione importante, per le vocazioni dei nostri territori che legano l’esistente allo sviluppo socio-economico passando proprio per il patrimonio rurale, da sempre fonte di reddito per le comunità ma anche espressione di qualità e salubrità degli ambienti che ci circondano e che esprimono quelle produzioni tipiche e trasformazioni agroalimentari, ormai celebri grazie pure alla Dieta Mediterranea.
Qui, uomini e donne del lavoro rilanciano il loro ruolo nel rispetto delle peculiarità di ciascuna area dove si gioca la nuova sfida identitaria dei luoghi, legata alla orografia e offerta alle Zone per la loro crescita.