Uffici Asp “accentrati”, Comune Girifalco: “spoliazione dei servizi sanitari”

Catanzaro Salute

“A distanza di tanti anni, si continua a lavorare per la spoliazione della periferia a vantaggio di non si sa chi e, soprattutto, a spese di una regione già in ginocchio per la crisi”.

A sostenerlo è l'amministrazione comunale di Girifalco, nel catanzarese, ritenendo “condivisibile l’appello lanciato dal Sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro e dal Consigliere Regionale, Mario Magno, con cui si oppongono nettamente all’idea – più che concreta – manifestata dall’ASP di Catanzaro di accentrare gli uffici amministrativi nel capoluogo, presso locali privati (ex Mater Dei) e per i quali già l’Azienda avrebbe anticipato un canone locatizio semestrale di 91.022,98 euro".

Per l’Ente, però, “nessuna logica di buon senso o di sana amministrazione – afferma - può supportare una tale scelta, posto che, con la crisi economica che pervade gli Enti pubblici da più di un decennio, con la possibilità di continuare ad utilizzare immensi locali di proprietà dell’Azienda (quindi gratis), collocati sia a Girifalco che a Lamezia, si scelga di andare a spendere soldi per inutili affitti”.

“Né – aggiunge - vale argomentare che si tratta di una scelta che favorisce l’attività degli uffici. Invero, per ciò che concerne Girifalco (già spogliata, alla fine degli anni ‘90, degli uffici all’epoca della soppressione dell’ex Usl 19 di Chiaravalle, spostando circa 100 impiegati in locali fittati a Catanzaro e con la promessa di realizzare un Centro Oncologico prima e una struttura di recupero per infortuni sportivi poi) - con i suoi locali dell’ex struttura psichiatrica e quelli immensi di Contrada Serra (circa 30000 metri quadrati di fabbricati vuoti) – è posizionato al centro del territorio provinciale ed è facilmente collegato con l’area del Soveratese (basso Ionio), del Lametino e, grazie alla nuova SS 106, con le strutture di Catanzaro Lido fino al botricellese”.

Una posizione che l’amministrazione ritiene “strategica rispetto a qualsiasi esigenza, posto che l’ASP si occupa della sanità teritoriale. Né vale supporre esigenze di traslazione e movimentazione delle pratiche, considerata l’ormai completa informatizzazione degli uffici che consente la trasmissione di atti per via telematica. Perché agire secondo la logica dei “due pesi e delle due misure”? A chi giova, veramente, questa operazione?

“Lo si ripete: si può solo parlare di vergogna – affermano ancora dall’Amministrazione - per un modo di agire che la storia della Nazione ha condannato da tempo, un modo di operare che forse garantisce logiche di scarso profilo, in netto contrasto con il concetto di buona amministrazione”.

L’amministrazione di Girifalco ribadisce poi che non starà a guardare “e se le RSU hanno già invocato l’intervento delll’ANAC – dicono - non è improbabile – salvo un intervento immediato delle Autorità Regionali - che la vicenda sia sottoposta al vaglio della Magistratura Contabile ed Ordinaria. Ad ogni modo, da subito - conclude la nota - l'amministrazione comunale intende coinvolgere sulla questione, con un’apposita nota, il presidente della Regione, Mario Oliverio".