“La musica folk”, il libro curato dall’etnomusicologo Plastino a Lamezia
Sabato 15 aprile, alle 18.30 presso la Libreria Gioacchino Tavella di Lamezia Terme, sarà presentato il libro “La musica folk (Storie, protagonisti e documenti del revival in Italia)”, curato dall’etnomusicologo calabrese Goffredo Plastino per i tipi de Il Saggiatore. Organizzato dalla prestigiosa libreria lametina, l’incontro/conversazione con Plastino sarà condotto dalla blogger Anna Puleo (ideatrice ed editor di Linking Calabria, spazio culturale fra i più attenti, attivi e liberi del panorama regionale) e dal giornalista Antonello Fazio (coordinatore di Asteriscoduepuntozero e dell’associazione culturale 42° parallelo). Vi prenderà parte, inoltre, la cantante e studiosa Annamaria Civico, nelle vesti di ospite speciale e di interprete di alcuni canti della tradizione orale italiana e calabrese.
“La musica folk” è un’opera ambiziosa e dettagliata, che ricorre a una pluralità di voci e di livelli di lettura, oltre che ad una imponente mole di documenti – molti dei quali poco noti o di difficile reperibilità per il grande pubblico, tra contributi critici, racconti, esperienze ed eventi, interviste e saggi d’autore sui protagonisti, le vicende e gli intrecci essenziali del folk music revival italiano, dalla fine degli anni ’50 ad oggi –con il dichiarato obiettivo di gettare nuova luce su un fenomeno ricco e complesso, in cui intervengono ricerca etnomusicale, istanze di protesta, tradizioni, riscoperte e riletture.
Un fenomeno rileggetto attraverso i personaggi, i gruppi e gli eventi che ne hanno segnato il cammino, da Otello Profazio a Re Niliu, da Nuovo Canzoniere Italiano a Giovanna Marini, Sandra Mantovani, Ignazio Buttitta, Caterina Bueno, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Canzoniere del Lazio, Parto delle Nuvole Pesanti, Diego Carpitella, Claudio Bosio, Roberto Leydi e il Folk Festival di Torino o gli storici spettacoli “Bella Ciao” e “Ci ragiono e canto”, ma anche tramite la proposizione di nuove visioni e l’apertura di prospettive diverse (e originali) rispetto all’interpretazione critica e storica prevalente. Fino a decretarne la “permanente vitalità”.
Costruito sulla scorta di una profonda conoscenza delle fonti e secondo un rigoroso criterio cronologico nella proposizione dei vari materiali (anche fotografici), il libro curato da Goffredo Plastino – docente di etnomusicologia all’Università di Newcastle, presidente dell’International Association for the Study of Popular Music, studioso di livello internazionale e autore di numerose opere basilari nella conoscenza della musica popolare (tra cui i recenti “Cosa Nostra Social Club. Mafia, malavita e musica in Italia” e “Made in Italy. Studies in Popular Music”, quest’ultimo scritto assieme a Franco Fabbri, sempre per Il Saggiatore) – è a tutti gli effetti una efficace “guida a cinquant’anni di folk italiano”, uno strumento prezioso per l’ampiezza della riflessione proposta (su ciò che ha rappresentato il folk revival in Italia e su come sostanzialmente prosegua il suo cammino, sia pur alla luce di trasformazioni e di contaminazioni perlopiù determinate dall’affermarsi di nuovi valori e di istanze del tutto contemporanee), la meticolosità della sua ricerca storico-culturale e la portata della ricostruzione minuziosa di un fenomeno culturale le cui vicende risultano profondamente radicate nella storia della società italiana.
Uno strumento utile per la duttilità con la quale può essere letto, studiato o consultato, e per la sua capacità di rivolgersi non solo alla platea ristretta di ricercatori, artisti e addetti ai lavori, quanto a quella, potenzialmente ben più ampia e composita, di quanti vogliano accostarsi per la prima volta e in modo così approfondito alla complessa e sovente contraddittoria storia della musica popolare italiana.