Dichiarazione di Brunello Censore su conflitto d’interesse
La situazione che si è creata intorno ai finanziamenti regionali della Legge 36 di edilizia sociale che prima sono stati sospesi, poi ne è stata annunciata la revoca attraverso apposita Delibera di Giunta regionale n 675 che ha revocato soltanto la sospensione delle graduatorie di finanziamento alle imprese e ai comuni e che ha demandato l’atto di revoca al Dirigente Generale del Dipartimento Lavori Pubblici-Settore Casa, il quale non ha ancora provveduto ad espletare nessun atto, è davvero kafkiana! E così si è fatto soltanto tanto rumore per nulla: il bando e le graduatorie dell’edilizia sociale, infatti, dopo due mesi di sospensione, sono nuovamente operative. Non vorremmo che questa melina e questo pressappochismo, che tanti danni stanno arrecando all’economia calabrese, derivassero da un evidente conflitto di interessi in atto, che condizionerebbe gli atti amministrativi posti in essere sul Settore-Casa dal Dipartimento e dall’Assessorato ai Lavori Pubblici della Regione Calabria in merito all’applicazione della Legge 36 dell’edilizia sociale. Infatti, l’ing. Antonio Capristo, Dirigente del Settore-Casa dell’Assessorato ai Lavori Pubblici della Regione Calabria, che è stato progettista di un’impresa che ha partecipato al Bando della Legge 36 (edilizia sociale) e che non è stata finanziata, oggi dovrebbe concorrere a motivare e sostanziare, nella sua qualità, un Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento Lavori Pubblici-Settore Casa, ing. Giovanni Laganà, di revoca del bando e delle graduatorie. Inutile andare oltre: intelligenti pauca!