Casarossa40: “Per un 25 aprile resistente!”
Martedì 25 aprile - settantaduesimo anniversario della Liberazione dall'oppressione nazifascista - sarà il 6° appuntamento assembleare nel quadro della rassegna resistente organizzata dal Collettivo Autogestito Casarossa40.
Il cuore del dibattito assembleare, quest’anno, sarà incentrato sul settantesimo anniversario dell’Eccidio di Portella della Ginestra, luogo storico dove i contadini di diversi paesi siciliani erano soliti radunarsi per la festa del lavoro già ai tempi dei Fasci siciliani, per iniziativa del medico e dirigente contadino Nicola Barbato, che era solito parlare alla folla da un podio naturale che fu in seguito denominato “sasso di Barbato”.
La tradizione venne interrotta durante il fascismo e ripresa dopo la caduta della dittatura. Nel 1947 non si festeggiava solo il primo maggio ma pure la vittoria dei partiti di sinistra raccolti nel Blocco del popolo nelle prime elezioni regionali svoltesi il 20 aprile. Sull’onda della mobilitazione contadina che si era andata sviluppando in quegli anni le sinistre avevano ottenuto un successo significativo, ribaltando il risultato delle elezioni per l’Assemblea costituente.
Nel pianoro a metà strada tra i comuni di Piana degli Albanesi, San Giuseppe Jato e San Cipirello, in provincia di Palermo, la festa del 1° maggio 1947, a cui partecipavano migliaia di persone, fu interrotta da una sparatoria che, secondo le fonti ufficiali, causò 11 morti e 27 feriti. Successivamente, per le ferite riportate, ci furono altri morti. I dati sui feriti variano da 33 a 65.
Chi furono i mandanti? Quale la verità giudiziaria e, soprattutto, quale la verità politica e sociale? Se ne discuterà insieme ad un ospite d’eccezione, Umberto Santino del Centro Siciliano di Documentazione Giuseppe Impastato. Le storie e le vicende di quel lontano 1° maggio 1947 potranno, inoltre, essere approfondite nella mostra storica sull’eccidio di Portella.
“In una fase sociale dove l’odio razziale e le logiche fasciste sembrano acquisire sempre più visibilità, anche sul fronte istituzionale europeo, - spiegano dal Collettivo - i militanti e le militanti di Casarossa40, per il terzo anno consecutivo, hanno pensato all’organizzazione del 25 aprile fuori dagli schemi istituzionali e dentro un quadro di lotte e resistenze che, a partire da episodi storici legati al movimento operaio e contadino, diventi un momento di sintesi di tutto il percorso della rassegna”.
“Per questo – ribadiscono - ci sembra fuori luogo la scelta del Sindaco Mascaro e della sua Giunta che, nel presentare il programma delle commemorazioni per la giornata del 25 aprile, “dimenticano” di dare il giusto e doveroso rilievo istituzionale alla storia delle nostre due Medaglie d’oro alla Resistenza Vinicio Cortese e Domenico Petruzza le cui lapidi sono poste sulla facciata principale dell’ex comune di Nicastro proprio di fronte al monumento ai caduti”.
La loro storia, insieme a quella di tanti altri combattenti antifascisti lametini, si potrà approfondire nella mostra “I partigiano lametini nella Resistenza” che sarà esposta, in occasione del 25 Aprile, durante l'assemblea che segna, appunto, la conclusione della rassegna resistente promossa da Casarossa40. L’assemblea si terrà martedì 25 aprile all’ex Palazzo Panariti (Via Belvedere) dalle 18 in poi; la serata terminerà con una cena sociale come momento conviviale e festoso.