Concorso Oss, la Fp Cgil diffida l’Asp di Cosenza

Calabria Salute

La FP Cgil di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, in riferimento al concorso per 32 OSS bandito dall'Azienda Sanitaria di Cosenza, fa presente che nelle scorse settimane ha inviato al Direttore generale dell’Azienda una precisa diffida a non proseguire oltre, in considerazione della vigenza della graduatoria dell’Azienda Sanitaria di Crotone per lo stesso profilo sanitario.

In questo contesto, fa sapere Bruno Talarico, segretario generale della Fp Cgil “abbiamo anche stigmatizzato l’analogo concorso bandito anche dall'Azienda Sanitaria di Reggio Calabria che dimostra come nella nostra regione, in materia di sanità, esistano diverse repubbliche ognuna con un proprio ordinamento e modus operandi, allo stato l’unica Azienda Sanitaria ad aver osservato le leggi ed i regolamenti vigenti nonché le indicazioni della Struttura Commissariale è quella di Catanzaro, la quale per la copertura dei posti OSS ha chiesto lo scorrimento della graduatoria di Crotone”.

Su queste decisioni, secondo la Sigla “in palese contrasto con l’attuale sistema normativo” è stato richiesto anche l’intervento del Dipartimento Salute della Regione: “ovviamente – rincara Talarico - come da copione, tutti tacciono, Struttura Commissariale compresa la quale non solo non ha ritenuto di convocare l’incontro richiesto ma ha, ancora una volta, dimostrato di fare due pesi e due misure e di chiedere il rispetto dei suoi decreti a corrente alternata”.

“L’unico a non tacere, purtroppo – continua il segretario - è il management dell’Asp di Cosenza che con una missiva, dal contenuto molto discutibile ed opinabile in punto di fatto e di diritto, ha tentato di spiegarci la correttezza del concorso, posizione che non ci ha meravigliato più di tanto”.

La Fp Cgil, dunque, fa sapere che la sua azione non si fermerà qui, per se nonostante le diffide a questi concorsi dovessero rimanere in piedi “la strada obbligata – annuncia il segretario - sarà il ricorso alla magistratura amministrativa che sul punto si è più volte pronunciata confermando le nostre obiezioni, ovviamente a sostegno degli aspiranti OSS idonei ed aventi diritto che si ritengono lesi poiché il sindacato non può agire direttamente".