No Metro, è rottura con Occhiuto: interessi economici a discapito dei cittadini
Tra i No Metro ed il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, è rottura totale: ad annunciarlo è lo stesso comitato sostendo che sulla vicenda metrotramvia il primo cittadino agirebbe addirittura contro il mandato popolare e contro i reali interessi della cittadinanza.
“Contestiamo il metodo di Oliverio volto ad assecondare solo gli appetiti politici di tutti gli schieramenti e - affermano i No Metro - chiamiamo alle sue responsabilità il Sindaco Manna, evidentemente non avvezzo a rispondere alle richieste di confronto pubblico sul tema, che preferisce lasciar devastare il territorio, rinunciando a qualsiasi forma di difesa degli interessi dei cittadini”.
Di fronte alla difesa da parte del sindaco Occhiuto del suo progetto, il Comitato ribadisce “che le modifiche di cui si discute non hanno nulla di nuovo nella sostanza. Infatti, il Sindaco … ha affermato pubblicamente durante l’incontro di nutrire seri dubbi sulla sostenibilità economica dell'infrastruttura, che - a suo dire - deve comunque essere realizzata per “il bene della città”. Amministrazioni che prendono le misure per trovare "un accordo", per noi un baratto al ribasso, affidato ai propri legali”.
“Un accordo di palazzo – sbottano dal comitato - sottoscritto da due fazioni politiche che solo in apparenza divergono su una questione di vitale importanza per l’assetto urbanistico della città e della futura area urbana e che non tiene conto della necessità di realizzare un sistema di mobilità sostenibile dal punto di vista ambientale e, soprattutto, economico per evitare che 160 mln di euro di fondi pubblici vadano buttati via nell’ennesima opera inutile di cui è piena l’Italia”.
“E’ inaccettabile – continuano - che il sindaco Occhiuto e il Governatore Oliverio, consapevoli del fallimento di quest'opera, si ostinino a proporre un progetto datato e calibrato per un’utenza giornaliera fino a 48.000 persone, visto che la popolazione entro il 2050 diminuirà sensibilmente, come certificato anche dal Piano regionale dei Trasporti, in particolare quella attiva, cioè quella che più di tutti dovrebbe utilizzare il nuovo sistema di mobilità.”
Il Comitato dunque manifesta pubblicamente il proprio disappunto su come il Sindaco Occhiuto, a suo dire, “possa continuare a dare sostegno diretto o indiretto ad un'opera che produce soltanto debiti a carico delle future generazioni, e che - col suo assenso - renderebbe la città di Cosenza corresponsabile della distruzione del tessuto urbanistico della confinante città di Rende. Infatti, proprio la città di Rende, sarà più devastata da un'eventuale realizzazione della metrotramvia, ma - per come si evince dalla bozza di accordo di programma - Manna non ha avanzato alcuna proposta migliorativa, nonostante sia stato sollecitato allo scopo da più parti.”
Per i No metro, però, la principale responsabilità è additabile al governatore Oliverio “che in perfetta continuità politica con la giunta Scopelliti – dicono - ha provveduto a far aggiudicare la gara d'appalto in maniera definitiva, tenendo la cittadinanza all'oscuro di tutto”.
Il Comitato No Metro ribadisce la necessità e l'urgenza di una consultazione popolare, “come unico strumento per riaffermare la democrazia su un tema particolarmente sentito dai cittadini, soprattutto in previsione del fatto che questi ultimi pagheranno di tasca propria per le scelte scellerate e opportunistiche di Oliverio, Occhiuto e Manna”.