I Cumededè presentano il loro primo lavoro discografico: “Nicciabbaca”
Verrà presentato sabato al teatro dell’Acquario il cd dei Cumededè. Il lavoro, prodotto dal Centro Rat e Checco Pallone, contiene 9 brani che percorrono sentieri musicali che vanno dalle sonorità africane alle grida di protesta del Sudamerica, dalla Genova di Faber alle nostre terre, quella nostalgica di Pino Daniele, quella amara di Domenico Modugno, dalle canzoni di lotta calabrese a quelle passionali e struggenti siciliane, attraversando le cornici d'oriente; un viaggio intorno al mondo da Sud a Sud.
Il progetto musicale dei “Cumededè” ha avuto modo, in brevissimo tempo, di attrarre l'attenzione su di sé per l'energia che esprime nella sua musica; l'ensemble, composto da dodici elementi, tra cui otto percussionisti, cattura e affascina immediatamente l'ascoltatore, saziando i gusti musicali di più generazioni. Non solo tarantella, quindi, se non dei richiami nei diversi arrangiamenti che spaziano nelle epoche, nei generi e nei contesti sociali con originalità e raffinatezza.
I Cumededè restituiscono al tamburo a cornice una nuova veste, non più confinato nelle sue radici popolari ma protagonista sorprendente anche di tutta la musica proposta, rimanendo allo stesso tempo in grado di toccare luoghi intimi, profondi e antropologicamente significativi. I Cumededè, ovvero Checco Pallone (chitarra/tamburi), Piero Gallina (violino, lira calabrese), Carlo Cimino (basso elettrico), Federica Greco (voce/tamburi), Francesca Ricca Zupi (voce/tamburi), Tiziana Grezzi (voce), Serenella Garofalo (tamburi), Raffaella Damiano (tamburi), Angelo Artuso (tamburi), Pasquale Morrone (tamburi), Carlo Antonante Bugliari (tamburi), Alessandra Colucci (tamburi/cajon), hanno avuto il piacere di ospitare, in “Nicciabbaca”, il sax di Nicola Pisani, la mandola di Giuseppe Pallone, la fisarmonica di Enzo Naccarato, la voce di Aldo D'Orrico e il violoncello di Alessandra Ciniglia.