Precariato nella sanità, Bilardi al Ministro: “lei e Oliverio responsabili”
Il senatore Giovanni Bilardi ha preannunciato un’interrogazione urgente al Ministro della salute e una informativa alla Corte di giustizia Europea, “circa i gravissimi ritardi nel piano di stabilizzazione del personale sanitario e del comparto, precario, della Regione Calabria”.
"Non si sanno più notizie del famoso decreto 50 – dice Bilardi - fantozzianamente sparito dall’albo pretorio della struttura commissariale che va dal decreto 49 al 51 e che prevedeva lo svincolo di circa seicento assunzioni complessive nel settore.
E’ disatteso completamente – prosegue - il Dca 110 del 2015 che prevede testualmente di ‘bandire, ove manchi il suddetto presupposto (cioè avere già superato un concorso) ed il numero dei posti oggetto della stabilizzazione sia inferiore a quello dei soggetti aventi requisiti richiesti, nell'arco del triennio 2016-2018, una procedura concorsuale, per titoli ed esami ai sensi dei DD.PP.RR. 483/1997 e 220/2001, riservata alla stabilizzazione del personale precario previo esperimento delle procedure di cui all'art. 34-bis del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, al fine di individuare il personale da assumere, nell'arco temporale 2016-2018, in possesso dei requisiti di cui al DPCM6 Marzo 2015”.
Per Bilardi si tratta di “una violazione palese e gravissima che espone la Regione e il Ministero a ulteriori sanzioni europee in violazione della famosa direttiva europea 1999/70. Il Ministro della salute e il Presidente della regione – spiega - hanno la responsabilità politica e morale di questo ritardo, probabilmente finalizzato a ritardare gli adempimenti obbligatori in vista delle elezioni politiche, al solo fine di dopare il libero consenso Ci sono situazioni vergognose che vedono alcune Asp con oltre 200 dipendenti del comparto in attesa di stabilizzazione, mentre non si parla ormai più del famoso decreto 50”.
“La Calabria – rincara il senatore - è in condizioni strutturali penose strozzata da un piano di rientro che ha depauperato uffici e corsie, con una insufficiente capacità di garantire sia i servizi per il cittadino che i Lea. Gli Urp che avevano precedenza nel rapporto con la cittadinanza, sono stati ridotti a stanzini che dispensano informazioni su come e dove parcheggiare”.
“La Lorenzin – conclude Bilardi - deve uscire da questo torpore perché la incalzeremo ogni giorno costringendola, insieme ad Oliverio , ad assumersi le sue responsabilità".