Cariati, Udicon: “Massima attenzione sul cyber bullismo”
Educare all’utilizzo consapevole della rete per prevenire e contrastare quello che tra le diverse facce del bullismo, rappresenta, per numeri di vittime e conseguenze, l’aspetto più preoccupante: il cyberbullismo. Promuovere la conoscenza del fenomeno. Parlarne per offrire a chiunque gli strumenti per difendersi dalla prepotenza e dall’ignoranza verso quello che viene considerato diverso da sé. Promuovere la cultura come antidoto alla violenza.
A ribadire ragioni e obiettivi di quella che è diventata a tutti gli effetti una nuova emergenza sociale è il responsabile provinciale dell'Unione per la Difesa dei Consumatori (U.DI.CON) Ferruccio Colamaria, esprimendo grande soddisfazione per la straordinaria partecipazione al primo evento provinciale dedicato all’approfondimento sul fenomeno, organizzato e svoltosi mercoledì 17 nel Teatro Comunale di Cariati, in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia e, in modo particolare, del voto favorevole della Camera dei Deputati alla legge sul cyber bullismo; voto seguito in diretta grazie al collegamento telefonico con il Ministro all’Istruzione Valeria Fedeli.
“Una notizia – spiega Colamaria – che non soltanto conferma l’intuizione e l’impegno che ci ha visti co-protagonisti dal basso in questa che consideriamo una battaglia di civiltà ma che – continua – trasmette valore aggiunto a questa prima riuscita iniziativa provinciale di sensibilizzazione alla quale seguiranno, come noi ci auguriamo, ulteriori momenti di partecipazione con istituzioni, associazioni e mondo della scuola. Il coinvolgimento e la sensibilità dimostrata dal mondo della Scuola – conclude Colamaria – restano preziose per fare efficacemente squadra contro questo drammatico e pericoloso universo ancora sommerso”.
La Legge Ferrara, dal nome della prima firmataria, prevede che i minorenni adesso possono anche denunciare in prima persona alle autorità competenti e finalmente difendersi da qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni realizzata per via telematica.
Per la definizione normativa di questa legge, insieme a tanti genitori e associazioni, ha spinto anche Teresa Manes, tra i relatori protagonisti del primo convegno provinciale promosso dall’Udicon che ha affidato alle pagine del libro di cui è autrice, “Andrea oltre il pantalone rosa”, la testimonianza e la storia del giovane figlio, morto suicida, perché vittima di omofobia. “La morte di mio figlio – ha detto intervenendo nel corso del partecipatissimo incontro – è stata la vittoria dell’ignoranza sulla cultura. È per questo che bisogna partire dal basso, dalle scuole, per invertire rotta”.
All’evento erano presenti, tra gli altri, Mario Smurra, vicesegretario nazionale della Federazione Nazionale Agricoltura (FNA) e Giovanni Guerrera responsabile regionale Udicon. Rivolgendosi alla platea di studenti, la consigliera comunale di Cariati con delega alla famiglia Ines Scalioti ha esortato i ragazzi ad avere meno paura e più coraggio nel denunciare, che si tratti di episodi vissuti in prima persona o indiretti.
Massima attenzione, tutti d’accordo, dunque. Dai docenti intervenuti, Leonardo Scarnato e Rosellina Scigliano a Rossella Scarpelli in rappresentanza della Polizia Postale, fino alla psicologa Clelia Caprio che è entrata nel cuore dell’argomento, soffermandosi sui contesti e sulle forme di aggressività tipiche del bullismo e del bullo e della vittima, attori del fenomeno; su quali siano i vari livelli di intervento e, infine, sul ruolo di scuola e famiglia nelle diverse dinamiche, spesso sconosciute.
Il bullismo ed il cyberbullismo in particolare sono la piaga del nostro tempo. Che trova terreno fertile principalmente nell’ambiente scolastico e che richiede, quindi, attenzione massima da parte di tutte le agenzie educative: dalla Scuola alla famiglia. Contro questo fenomeno della prepotenza – è stato, questo, il messaggio finale emerso ed unanimemente condiviso e lanciato da Cariati – bisogna attivarsi tutti, senza rimanere semplici spettatori.
Bisogna, soprattutto, saper cogliere subito ogni segnale e trovare spazi e risorse per contrastare atteggiamenti e comportamenti che possono portare ad effetti e conseguenze devastanti.