Musei. Direttori “annullati” dal Tar. Falcomatà: “non si vanifichi il lavoro di questi anni”
La sentenza esecutiva del TAR del Lazio che ha annullato la nomina di cinque direttori di Musei, tra i quali quello Archeologico della Magna Grecia di Reggio Calabria, ha provocato la sospensione di Carmelo Malacrino dalle funzioni dirigenziali.
In attesa degli esiti della vicenda, considerato il ricorso al Consiglio di Stato opposto dal Ministro Franceschini, il sindaco della Città Giuseppe Falcomatà ha espresso il timore che "lo stop al Direttore Malacrino possa rischiare di fermare il circuito virtuoso che aveva fatto del nostro Museo una dei siti più visitati d'Italia".
Nella giornata di ieri una delegazione dell'Amministrazione comunale, composta dal Vicesindaco Armando Neri e dal delegato alla cultura Franco Arcidiaco, è stata a Palazzo Piacentini per esprimere vicinanza nei confronti di Malacrino e dei dipendenti del Museo.
"Il direttore ha svolto un lavoro straordinario mettendo in campo una grande competenza scientifica e uno spirito di abnegazione senza eguali – ha spiegato il Sindaco Falcomatà - con il suo esempio ha costituito una squadra di collaboratori che ha compiuto il miracolo della riapertura della struttura dopo anni di lavori e vicissitudini”.
Fermo restando il rispetto della legge e delle decisioni dei giudici amministrativi il sindaco si auspica che la gestione commissariale che si apre “possa proseguire le attività messe in campo dal direttore Malacrino e dalla sua valida squadra, ricordando che sono in cantiere ben quattro mostre temporanee di rilevanza internazionale, l'inaugurazione di una prestigiosa biblioteca e l'apertura al pubblico di nuovi spazi, tra i quali la magnifica terrazza sullo Stretto".