Sovranità: “Il Tito Minniti resta all’asciutto nel silenzio totale”
"Mentre dai rappresentati reggini in Parlamento, Regione, Città Metropolitana e Comune non si registra che silenzio, Reggio porge la guancia all'ennesimo schiaffo inferto al Tito Minniti. Lo scalo lametino da oggi si arricchisce di un ulteriore volo per l'estate, mentre resta a bocca asciutta l'Aeroporto dello Stretto, per il quale dicono di battersi da mesi i nostri amministratori a più livelli istituzionali (dis)impegnati".
È questo l’allarme lanciato dal movimento Per la sovranità di Reggio che accampa anche il merito del proprio impegno senza il quale, afferma, “il silenzio sarebbe ancor più surreale, per gradimento di coloro a cui sembra fare comodo il profilo basso che si avverte su tutti i fronti in merito alla crisi aeroportuale reggina. Il profilo però è talmente basso da avere scavato profondi solchi nella pazienza dei cittadini, stanchi come noi di non ascoltare una sola voce di protesta da chi riveste cariche pubbliche in rappresentanza del territorio”.
“E non si vengano a raccontare più le favole che – aggiungono dal Movimento - si narrano da qualche tempo e che vorrebbero fosse attribuita solo alla crisi di Alitalia la responsabilità dello scempio dello scalo reggino, perché se così fosse la stessa crisi si dovrebbe registrare su tutto il territorio nazionale. Abbassare i toni abbiamo paura possa invece servire a tenere indenne da ostacoli di sorta il progetto targato PD e che sembra volere il definitivo sacrificio dell'aeroporto di una delle 10 Città Metropolitana del Paese”.
“E siccome il Sindaco non è riuscito finora a non apparire sordo ai richiami della cittadinanza, oggi – concludono da Per Sovranità - ci rivolgiamo a colei che, reggina, siede da pochi giorni nella segreteria nazionale del Pd, per chiederle un intervento ai vertici di partito e di governo a salvaguardia della sua e nostra amata città".