A Cetraro tappa ufficiale di “Sognando Itaca”
A Cetraro tappa ufficiale di “Sognando Itaca”, il progetto di vela terapia promosso da AIL e giunto quest’anno alla decima edizione.
Il veliero, partito da Latina, è approdato nel porto calabrese con il suo equipaggio composto da skipper professionisti e infermieri. Per una intera giornata, la bandiera della sezione cosentina di AIL ha sventolato accanto a quella del centro velico “Lampetia” di Cetraro, presieduto da Ferruccio Rizzuti, che ha assicurato appoggio logistico all’iniziativa di sport e solidarietà.
“Itaca day” ha coinvolto decine di pazienti ematologici in fase di convalescenza, volontari AIL e personale sanitario del reparto di Ematologia dell’Ospedale Annunziata.
“Il nostro obiettivo - ha spiegato Daniel Lovato, responsabile scientifico di “Sognando Itaca” – è aiutare i malati e i loro familiari a recuperare la quotidianità. Le ore trascorse in barca a vela regalano gioia e spensieratezza. Pazienti che hanno sofferto di patologie diverse vivono un momento di confronto. Nei tumori sia solidi che liquidi la componente psicologica è notevole e il passo verso quella psichiatrica, a questo punto, diventa breve. La vela terapia è in grado di creare un distacco totale dalla malattia, riducendo lo stato di ansia e quindi la necessità di somministrare farmaci antidepressivi”.
Il dottor Ernesto Vigna, vice primario dell’UOC di Ematologia, la pensa allo stesso modo: “Giornate come questa avvicinano ancora di più i pazienti a noi medici. L’empatia che si crea contribuisce a migliorare i risultati delle terapie”.
Ornella Nucci, presidente di AIL-CS-FAS ha definito “Sognando Itaca” una delle esperienze più belle vissute finora dall’associazione. Sia pur in pensione da qualche giorno, il professor Fortunato Morabito, non è mancato all’appuntamento di Cetraro: “Anche se da una posizione diversa – ha assicurato l’ex primario – sarò ancora al fianco del reparto di Ematologia e di AIL, perché occorre garantire continuità progettuale al lavoro che, faticosamente, abbiamo compiuto negli ultimi dodici anni”.
“È indispensabile - ha detto – rafforzare il laboratorio di ricerca di Aprigliano al fine di riconoscere subito le patologie e individuare le terapie più adatte”.
Anche il professor Morabito ha la sua Itaca: “Spostare le staminali da Reggio Calabria a Cosenza, praticando i trapianti direttamente all’Annunziata”. Il dottor Massimo Gentile, responsabile del day hospital di Ematologia, ha invece sottolineato l’impegno quotidiano di AIL all’interno dell’ospedale, in campo infermieristico, amministrativo e dell’accoglienza. Ferruccio Rizzuti ha auspicato un progetto di vela terapia rivolto ai pazienti distribuito durante tutto l’anno: “Quando portiamo queste persone in mare, i loro volti tornano a essere sereni”.
Dopo la conferenza stampa, il veliero di AIL, affiancato dalle imbarcazioni del centro “Lampetia” ha preso il largo per qualche ora di navigazione. E anche quest’anno, il mare è riuscito a rinnovare il suo miracolo.
Buon vento, allora, a quanti hanno si sono imbattuti nella tempesta della malattia e, senza farsi abbattere da essa, sono oggi in grado di riprendere la traversata della vita con più forza e con un rinnovato coraggio.