Concluso a Reggio “No Problem”, il tour contro le barriere architettoniche
Si è concluso il tour di convegni previsti nel progetto “No Problem” sul tema delle barriere architettoniche. L’ultima tappa si è svolta a Reggio Calabria presso l’IPSIA E. Fermi in viale Laboccetta. L’incontro ha preso il via con gli interventi della dirigente scolastica dell’Istituto Anna Rita Galletta e dal presidente regionale Udicon Calabria, Giovanni Guerrera. Si è parlato di barriere architettoniche e di quanto sia necessario prevedere per la città di Reggio Calabria e per tutta la Calabria, un piano atto a ridurre al minimo la presenza di questi ostacoli in città. Grazie al contributo dell’architetto Lucia Nocera, assessore alle politiche sociali, è stato approfondito il tema del Welfare inclusivo, poi scandito dal cronoprogramma dell’assessore ai Lavori pubblici, la dottoressa Angela Marcianò. E’ stata poi la volta dell’avvocato Angelo Marra, che con il suo intervento ha evidenziato con precisione le criticità territoriali in riferimento alle barriere architettoniche.
Il Presidente della Dpi, Disabled People’s International, Rita Barbuto, ha spostato l’attenzione sulla convenzione Onu sul diritto delle persone con disabilità, approfondito in parte dall’avvocato Francesca Minasi, consulente Udicon, che è poi andata nel dettaglio della normativa vigente in materia di barriere architettoniche. Per concludere la parte più tecnica è intervenuto Pietro Caridi, perito tecnico industriale, che ha affrontato il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro pubblici con riferimento particolare al settore scolastico.
Hanno concluso i lavori, il contributo del segretario nazionale Udicon, l’avvocato Dario Giordano, che ha traslato il discorso delle barriere architettoniche sulle esperienze avute direttamente sul campo, con le tante problematiche esposte dai cittadini presso l’associazione. Il presidente nazionale Udicon Denis Nesci, ha con forza ribadito l’importanza di dover dare priorità alla risoluzione di questa problematica, partendo non solo dai cambiamenti alle strutture territoriali, ma anche dalla sensibilizzazione.