Rapina bar tabacchi a Cosenza, incastrato dal Dna
Aveva fatto irruzione, con il volto coperto, in un bar tabacchi per poi esplodere in aria dei colpi e aggredire con il calcio dell’arma i due dipendenti. Dopodiché aveva portato via l’incasso giornaliero.
Il fatto risale il 22 gennaio scorso, a Cosenza: dopo mesi di indagini e questa mattina la Squadra Mobile della Questura bruzia ha arrestato il presunto autore eseguendo un’ordinanza cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale locale, su richiesta del sostituto Giuseppe Cozzolino, della Procura del capoluogo, coordinata da Mario Spagnuolo.
A finire in manette è stato un ragazzo di 22 anni F.L., che dovrà rispondere di rapina pluriaggravata, porto e detenzione di armi e lesioni aggravate.
Intorno alle 20 di quel giorno di gennaio, un uomo col viso nascosto e pistola in pugno, fece irruzione nel bar di via Cosmai. Dopo aver sparato in aria e aggredito un uomo e una donna, aveva rubato l’incasso di 15.300 euro, per poi darsi alla fuga. I commercianti avevano riportato delle ferite giudicate guaribili in 15 e 30 giorni.
Nell’immediatezza vennero avviate le indagini da parte della Mobile, coordinate dalle Procura, per identificare l’autore. A poche decine di metri dal bar-tabacchi, gli agenti trovarono un pezzo di stoffa celeste annodato ad un’estremità e con due fori, un copricapo e un paio di guanti in lana di colore nero.
Grazie alla visione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona e agli esami di natura tecnico-scientifica sul materiale sequestrato, forti anche della descrizione del rapinatore, gli investigatori hanno concentrato la loro attenzione su un giovane. Perquisito la sua abitazione sono stati trovai delle scarpe e un giubbino che potrebbe aver indossato il rapinatore nel bar tabacchi.
Anche le analisi del Dna, eseguite sugli indumenti, incastrerebbero il giovane e per questo la Procura ha richiesto e ottenuto dal Gip il provvedimento di custodia cautelare in carcere, che è stato eseguito questa mattina.