Unical. Sindacati contro Amministrazione
Le Organizzazioni sindacali il 5 giugno hanno avuto un raffronto con l’Amministrazione Universitaria sul progetto di riorganizzazione degli uffici e dei servizi dell’Ateneo, evidenziando le pecche insite nel progetto stesso. Ennesima proposta di riorganizzazione di uffici, che segue agli innumerevoli provvedimenti emessi nell’ultimo triennio in seguito alla totale assenza di un progetto di organizzazione dell’Ateneo e della oramai indiscutibile incapacità di programmare l’attività amministrativa.
“La scelta opportuna, come più volte rappresentato, non può che passare attraverso la valorizzazione delle competenze professionali già esistenti e di provata capacità, da impiegare in un nuovo assetto strutturale dotato delle figure professionali necessarie – proferiscono le organizzazioni - l’amministrazione, invece, pur volendo, a parole, perseguire l’obiettivo della valorizzazione del personale tecnico-amministrativo attraverso l’individuazione e l’impiego di specifiche competenze, indiscutibile fattore di successo della struttura organizzativa nei fatti, con quest’ultimo provvedimento, procede all’ennesimo rimescolamento senza, peraltro, seguire un criterio logico come avvenuto per il Centro Residenziale, Centro Ict, Servizi per la didattica, l’area ricerca, affari generali, e l’orientamento, come dimostrano i continui spostamenti dei rispettivi responsabili, che nulla hanno a che fare con l’invocato principio della Rotazione degli incarichi. Non esiste una mappatura delle professionalità interne e il personale viene trasferito da una struttura all’altra, senza mai attivare preliminarmente procedure trasparenti di mobilità interna per la copertura dei posti disponibili.Una dimostrazione è l’incomprensibile decisione di chiudere la comunicazione istituzionale, resta come ultima traccia, la mera gestione tecnica del portale”.
“Ciò non potrà che portare – concludono i sindacati - a una impossibilità di gestione degli uffici, oltre che a un inevitabile inasprimento ulteriore del clima tra il personale tecnico amministrativo e di biblioteca”.