Un fiume di coca in transito da Gioia Tauro, sul mercato valeva 62 milioni
Una striscia di “coca” lunga quasi 50 chilometri; oltre 62 milioni di euro il suo valore una volta venduta ai “clienti”. Cifre considerevoli per un altrettanto importante maxi sequestro di cocaina in arrivo, ormai quasi di consueto, nel porto calabrese di Gioia Tauro.
Un’altra eccellente operazione quella portata a termine dagli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dai funzionari dell’Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane.
Gli investigatori, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno infatti individuato all’interno di un container che trasportava noci, proveniente dal Cile e destinato in Turchia, l’ingente carico di droga composto da 269 panetti di coca purissima, per un totale esatto di poco più di 309 kg.
Per dare un’idea dell’enorme quantitativo i militati fanno un esempio: con la coca sequestrata si potrebbe realizzare una striscia ininterrotta di oltre 46 chilometri, più della distanza da Roma a Tivoli.
Alla scoperta del carico si è giunti dopo aver eseguito dapprima una serie di incroci documentali e poi dei controlli sui container ritenuti sospetti, in alcuni casi sottoposti all’occhio attendo delle apparecchiature scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane oltre che al fiuto delle unità cinofile.
Con quest’ultimo sequestro, solo in quest’anno, sempre nello scalo di Gioia Tauro, sono stati intercettati in totale oltre 830 chilogrammi di polvere bianca.