Regione: positiva la valutazione sul bilancio dell’Agenzia di rating Fitch
Il Vicepresidente della Giunta regionale ed Assessore al Bilancio Antonio Viscomi rende noto che l’Agenzia internazionale di rating Fitch ha diffuso la propria valutazione sul bilancio della nostra Regione. Fitch, nell’esprimere un giudizio positivo sul lavoro svolto nell’ultimo anno, caratterizzato da particolare attenzione e prudenza, ha confermato il rating di lungo e breve termine "BBB" ed ha assegnato un outlook "Stabile".
Secondo i valutatori internazionali, nonostante le difficili condizioni di contesto, caratterizzate da un sistema economico debole e dunque da una scarsa capacità di contribuzione fiscale degli attori collettivi ed individuali, è positiva ed apprezzata la scelta strategica assunta dall’amministrazione regionale di mantenere bassi i livelli di indebitamento e di operare una prudente gestione della liquidità di cassa.
"Come ogni famiglia calabrese sa bene, quando le entrate sono scarse, la spesa- ha commentato il Vicepresidente Viscomi - deve essere controllata ed il ricorso al prestito deve essere ridotto al minimo e, soprattutto, commisurato alla effettiva capacità di pagare poi le singole rate: questa è la logica di buon senso che ha ispirato l’azione regionale e che è stata apprezzata dal valutatore indipendente".
Fitch richiama, però, l’attenzione su due fattori di rischio in grado di incidere sulla funzionalità del bilancio regionale. Il primo, riguarda la riscossione della tariffa relativa ai rifiuti. Fitch afferma testualmente che "la Regione paga per i costi, ma raccoglie solo il 20% dell'imposta di 110 milioni di euro dovuta dai Comuni".
“Stando così le cose – ha detto ancora il Vicepresidente - la situazione è semplice da comprendere nella sua possibile evoluzione: se la Regione continua ad anticipare, al posto dei Comuni, le risorse necessarie per la gestione dei rifiuti e se i Comuni non versano alla Regione quanto a loro pagato dai cittadini, nell’arco di un certo tempo si arriverà ad un punto di crisi che porterà a gravi conseguenze sul bilancio regionale. Operare urgentemente per la creazione di un sistema efficiente di gestione dei rifiuti e di riscossione della tariffa è dunque un obiettivo essenziale anche per assicurare un equilibrio di bilancio. Anche per questo credo sia opportuno introdurre urgentemente meccanismi concordati di rateizzazione a breve termine e strumenti operativi come i piani equilibrati di rientro sulla stregua di quanto abbiamo fatto per il debito idrico pre-Sorical".
Il secondo fattore riguarda il sistema sanitario. A tal proposito, l’Agenzia ha contrapposto, in modo evidente, il corretto "approccio conservativo dell'amministrazione centrale regionale" con la "scarsa capacità amministrativa in alcune delle unità sanitarie della regione" ed ha, inoltre, evidenziato il peso spropositato delle risorse assorbite dell’assistenza sanitaria "che rappresentano quasi l’80% del bilancio della Regione".
"Questo – ha detto Viscomi - è il vero punto debole del sistema: una sanità mangiasoldi che continua a sottrarre risorse ad altri impieghi produttivi ma che soprattutto non produce nel suo complesso risultati positivi per la tutela salute dei cittadini calabresi, e questo è veramente inaccettabile".
In ogni caso, il giudizio di un valutatore indipendente come Fitch, “conferma - ha continuato Viscomi - il buon lavoro svolto dalla Regione e dai dirigenti del Dipartimento Bilancio, coordinati dal dirigente generale De Cello. Ma suggerisce anche alcune direzioni di marcia per tenere al sicuro i soldi dei cittadini calabresi. La prima: è necessario continuare a tagliare le spese improduttive, come si sta facendo, nonostante tutte le opposizioni di questo mondo, con il Piano Fitti zero, e ad ottenere economie di scala mediante l’aggregazione dei processi di acquisto di beni e servizi, soprattutto in sanità. La seconda: bisogna smetterla di considerare il bilancio regionale come un bancomat. E’del tutto evidente che, come è normale e come è ben noto, anche il bancomat eroga soldi soltanto se prima qualcuno li ha versati in banca. La terza: bisogna abbandonare immediatamente logiche assistenziali, o peggio clientelari, ed ogni euro pubblico deve essere indirizzato al servizio di un progetto di imprenditorialità avanzata e innovativa, “direi quasi - ha concluso Viscomi - un “Progetto Calabria Impresa 4.0", che coinvolga tutti gli attori economici in tutti i settori produttivi: per aumentare il reddito individuale e collettivo non servono sussidi ma c’è bisogno di imprese capaci di competere sui mercati e di creare lavoro vero e non sussidiato. Senza imprese innovative e senza lavoro produttivo non si crea reddito e non si va da nessuna parte".