Oliverio a Unindustria: 9 miliardi per lo sviluppo della regione, ora spendiamoli
Risorse per oltre nove miliardi di euro già programmati e che devono essere ora spesi in tempi certi a favore della crescita e dello sviluppo della Calabria. Un percorso in cui sarà fondamentale anche il ruolo e il contributo del sistema delle imprese, delle autonomie locali e delle forze sociali.
Questo, in sintesi, quanto riferito dal Presidente della Regione, Mario Oliverio, a conclusione di un convegno promosso a Reggio Calabria da Unindustria e dedicato ai temi delle risorse comunitarie e degli obiettivi della programmazione regionale.
All’iniziativa, che si inserisce in un quadro di incontri programmati su tutto il territorio regionale, e che ha riscosso interesse e partecipazione degli imprenditori locali, hanno preso parte il vicepresidente di Confindustria Reggio, Filippo Arecchi, il presidente di Ance Calabria, Francesco Berna, l'assessore regionale al Sistema della logistica, Sistema portuale regionale e Sistema "Gioia Tauro", Francesco Russo e il direttore generale del Dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria della Regione, Paolo Praticò.
“Vogliamo cambiare totalmente registro rispetto ad un passato che -ha prodotto solo sprechi, disastri e risultati negativi” ha affermato il governatore spiegando però che per fare ciò “occorre uno sforzo di tutti gli attori sociali, imprese in primis, enti locali e mondo delle professioni”.
“Abbiamo deciso di promuovere una serie di incontri su tutto il territorio regionale – ha aggiunto - per ascoltare gli attori principali del mondo produttivo calabrese, per correggere eventuali errori, per integrare e migliorare le nostre proposte e per monitorare costantemente l’andamento della spesa. In questa direzione abbiamo fatto una serie di scelte precise. Alla distribuzione a pioggia abbiamo preferito la concentrazione delle risorse su grandi obiettivi”.
“Oggi - ha concluso Oliverio- abbiamo tutte le carte in regola per fare uscire la Calabria dalla perifericità, con interventi sul settore infrastrutturale e creare le condizioni per una regione finalmente capace di attrarre nuovi investimenti”.
Sulle misure specifiche messe in campo, già finanziate e concordate con il Governo (“Calabria Sicura“ che comprende scuole, edifici strategici e rischio idrogeologico, impianti ferroviari e porti per circa 2,5 miliardi di infrastrutture da realizzare tra il 2019 e il 2020), si è soffermato l’assessore Russo parlando, nel suo intervento di “burocrazia zero, trasparenza, interventi di adeguamento e concentrazione dei programmi di spesa” quali capisaldi dell’azione del governo regionale, specie sul versante della sicurezza del territorio e della prevenzione dal rischio sismico e idrogeologico.
“Sul fronte dei trasporti - ha sottolineato Russo- il via libera dalla Ue al Piano regionale ha consentito di dare una notevole spinta alla programmazione e in questo contesto gli interventi già iniziati sulla linea jonica e la cui ultimazione è prevista nel 2019, ne sono una chiara testimonianza. Stesso slancio stiamo imprimendo ai sistemi metropolitani e alla dorsale Cosenza-Catanzaro. Grande attenzione, inoltre, al contesto portuale e al potenziamento dei servizi sulla linea tirrenica”. L’asset porti - ha sottolineato l’assessore regionale - guarda, naturalmente, a Gioia Tauro come priorità, con particolare riguardo al bacino di carenaggio e al gateway ferroviario. E nelle prossime settimane, ha fatto notare, “sapremo anche quali stanziamenti interesseranno gli altri porti calabresi”.
Delle risorse previste nel Por, infine, ha parlato Paolo Praticò: “è un veicolo finanziario molto importante. Esso – ha spiegato - ammonta a circa 2,4 miliardi ed è entrato nel vivo poco più di anno fa. La quota associata dalla Regione ai progetti è già molto consistente ed abbiamo già pubblicato i dati online sul sito della Regione perché vogliamo, soprattutto in questa fase, assicurare massima trasparenza e informazione”.
Per facilitare le procedure, inoltre, Praticò ha fatto sapere che si è pensato di portare tutte le misure per aiuti all’impresa all’interno di un unico asse. Si sta poi guardando con grande attenzione – ha sottolineato - alla coprogettazione e al coinvolgimento degli operatori. Altra importante novità riguarda il finanziamento del credito d’imposta su cui saranno destinati circa 66 milioni di euro del Por. “Dopo un’intensa attività di programmazione – ha concluso Praticò- siamo finalmente entrati nella fase attuativa”.
Giudizi assai positivi ed anche una serie di suggerimenti per superare possibili “lentezze e colli di bottiglia, soprattutto per quanto riguarda le autorizzazioni sismiche e la legge urbanistica regionale, nell’interlocuzione tra la parte politica e la macchina burocratica” sono venuti dai diversi interventi succedutisi nel corso del dibattito.