Lavoro: sindacati delusi da incontro con Oliverio, “nulla di concreto”
“Dalla riunione tenutasi con il presidente Oliverio e l'assessore Roccisano, sfogo diretto della manifestazione di protesta alla Cittadella regionale, non è venuto fuori nulla di concreto. Le risposte che attendevamo rispetto alle vertenze senza soluzione portate in piazza, come quelle che interessano gli Lpu/Lsu calabresi, o alle richieste sulla programmazione delle politiche attive o del Piano per il lavoro della Regione Calabria, ancora una volta non sono arrivate". È quanto scrivono in una nota Angelo Sposato, Paolo Tramonti e Santo Biondo, segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria.
"Cgil, Cisl e Uil Calabria - si legge nel comunicato - durante le quattro ore di confronto con vertici della giunta regionale, hanno ribadito che quella dei Lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità è una problematica sulla quale ci deve essere la massima attenzione della politica regionale, soprattutto oggi che la riforma Madia sulla pubblica amministrazione si prepara a dispiegare i suoi effetti sul settore non senza sollevare qualche dubbio rispetto alla discussione e agli accordi sottoscritti in Calabria negli anni scorsi. Il Governo nazionale, da parte sua non può continuare a sostenere di essere pronto a dare un contributo fattivo alla Calabria tranne, poi , nel momento in cui emergono ulteriori criticità in questo territorio finire per girargli le spalle. Sulla partita delle politiche attive per il lavoro, poi, siamo ancora in attesa che gli accordi sottoscritti si trasformino in realtà. Da un anno a questa parte, infatti, - continua la nota- stentano a partire i bandi per l'inserimento dei tirocinanti nella scuola, negli uffici giudiziari e nel settore dei beni culturali. Il ritardo nell'applicazione delle scelte effettuate durante i tanti tavoli tecnici che abbiamo sostenuto rischia di penalizzare ancora di più questa vasta platea di calabresi a forte disagio sociale . Questi bandi, se applicati formalmente, potrebbero essere utili per fare formazione, moderna ed efficace, rendere maggiormente competitivi questi lavoratori e lavoratrici nel mercato del lavoro e dare uno sfogo economico di inclusione sociale importante".
Per i sindacati, "il percorso di formulazione del Piano per il lavoro della Calabria, invece, pare essersi proprio impantanato. L'intervento straordinario sull'occupazione presentato a dicembre, deliberato dalla giunta regionale e finanziato con oltre 200 milioni euro, ancora oggi non è stato sottoposto all'attenzione del tavolo interdipartimentale. Davanti alla mancanza di risposte precise da parte della regione, non possiamo fare altro – aggiungono i tre segretari - che mantenere alta la nostra attenzione e lavorare per prolungare lo stato di mobilitazione in Calabria che è partita ieri con un primo presidio del precariato. Questo argomento e altri punti di crisi presenti in regione saranno al centro della discussione degli attivi unitari di Cgil, Cisl e Uil, in programma per il 3 luglio. Riunione sindacale che, a priori, non esclude ulteriori iniziative di protesta su vertenze delicate quali possono essere quelle del settore trasporti o della sanità calabrese. Questo percorso già tracciato,- conclude la nota - nel caso in cui dall'amministrazione regionale non dovessero arrivare le risposto concrete da noi attese, non potrà escludere il ricorso alla mobilitazione generale".