Legambiente: pulizia spiagge mette a rischio le Caretta caretta, si proceda a mano
Le spiagge calabresi, scrigno di biodiversità per essere culla della tartaruga marina Caretta Caretta e del Fratino Charadrius alexandrinus, sono in questi giorni interessate dagli interventi da ruspe e trattori che stanno eseguendo delle operazioni di pulizia e spianamento.
Operazioni che, secondo Legambiente Calabria sarebbero però “sconsiderate, spesso finanziate dalla stessa Regione Calabria, che per una serie di motivi e coincidenze vengono svolte proprio nel periodo riproduttivo di Caretta Caretta e Charadrius alexandrinus, minacciandone gravemente il successo riproduttivo”.
Secondo l’associazione ambientalista, dunque, la Regione che dovrebbe essere consapevole del valore naturale e paesaggistico dei litorali calabresi, dovrebbe a sua volta finanziare le operazioni di pulizia “solo se eseguite a mano, come fu nei primi anni 2000”.
In attesa che queste disposizioni vengano regolamentate nell'ambito dei Piani Comunali di Spiaggia, Legambiente chiede così ai Comuni e agli stabilimenti balneari di sospendere qualsiasi operazione da parte di mezzi meccanici su tutto il territorio regionale, con particolare riferimento alla costa ionica reggina, ormai riconosciuta come la più importante area di riproduzione italiana della Caretta caretta.
L’associazione ricorda poi di aver realizzato anche la “Tartafriendly”, una guida contenente tutte le indicazioni e i consigli per una gestione consapevole di spiagge amiche delle tartarughe. La principale specie che frequenta le nostre coste è infatti proprio la Caretta caretta, anche se si incontrano le cosiddette tartaruga verde (Chelonia mydas) e, più raramente, la tartaruga liuto (Dermochelys coriacea). La Caretta caretta, ricorda ancora Legambiente, è protetta dalle normative internazionali e nazionali.