Operazione Mandamento Jonico, Sindacati: ora sussulto di responsabilità dalla politica
"L’operazione della DDA di Reggio che ha smantellato l’intero mandamento jonico con 116 arresti ed oltre 290 indagati è un segnale importante di un impegno costante della Magistratura calabrese che va sostenuta non solo con dichiarazioni a mezzo stampa ma con azioni concrete da parte delle Istituzioni e della intera società civile calabrese".
E' quanto sostengono i segretari generali Cgil, Cisl, Uil Calabria e Reggio-Locri, Angelo Sposato, Paolo Tramonti, Santo Biondo, Mimma Pacifici, Rosy Perrone e Nuccio Azzarà dicendosi inoltre d’accordo con quanto detto dal Procuratore della Repubblica Cafiero De Raho, ovvero che l’operazione non è stata una semplice retata ma una forte azione messa in campo dalla DDA e dalla Magistratura tesa a smantellare l’intero insediamento delle ‘ndrine.
“Operazione – ribadiscono dalle Sigle - per la quale va il nostro plauso e sostegno. L’operazione della DDA di Reggio Calabria consegna un quadro inquietante circa il controllo totale della ‘ndrangheta di tutti i settori vitali della società, pubblici e privati”.
“Per queste ragioni – sostengono i segretari Cgil, Cisl, Uil - occorre un’azione immediata delle Istituzioni e del corpo sano della Calabria per una iniziativa forte che dimostri concretamente la vicinanza ai Magistrati Calabresi in prima linea. Cgil Cisl Uil Calabria chiedono al Governo nazionale di ascoltare le istanze della Magistratura calabrese rispetto alla dotazione degli organici. Servono magistrati, tecnici, amministrativi nei tribunali calabresi, uomini e mezzi per l’area investigativa”.
I sindacati chiedono al Governo Regionale ed ai Gruppi Consiliari in Regione “un sussulto di responsabilità e di avanzare la richiesta al Presidente del Consiglio Regionale per un Consiglio regionale straordinario “aperto” alle forze sane della Calabria sui temi della legalità, sviluppo e lavoro per una iniziativa specifica contro la ndrangheta a sostegno della Magistratura e della Calabria onesta che vuole dignità, legalità, lavoro".