Il Déjà vu garden ospita una tappa del Peperoncino Jazz Festival
Riconoscimento importante per il live music club Déjà Vu Garden. Il Peperoncino Jazz Festival edizione 2017 ha scelto il locale immerso nella campagna castrovillarese come sede del primo concerto che vedrà protagonista la città del Pollino. Nella programmazione de Il giovedì che ci piace, la proposta estiva che sta riscuotendo sold out tappa dopo tappa, il 13 luglio a partire dalle ore 22.00 arrivano i Groovin’ High, quartetto nato dall’incontro romano di due talentuosi musicisti calabresi (Roy Panebianco – chitarrista già applaudito con Gegè Telesforo, Marcello Rosa, Daniele Scannapieco, Leo Corradi, Crystal White, Jenny B. ecc. - e il contrabbassista Sasà Calabrese – collaboratore di grandi nomi del jazz italiano, nonché di artisti del calibro di Mariella Nava, Mario Venuti, Joe Amoruso, Linda ecc.) con il portentoso sassofonista pugliese Costantino Ladisa (membro degli Adika Pongo e apprezzato, tra gli altri, al fianco di Niccolò Fabi, Mike Francis e Steve Khan, nonché autorevole critico musicale) e con il batterista Saverio Gerardi (Renzo Arbore, Nicola Piovani, Carmen Consoli, Franco Battiato).
L’esclusivo club music gestito da Antonio De Biase si aprirà dunque a questa nuova collaborazione con il direttore artistico del PJF, Sergio Gimigliano, che nell’edizione XVI del festival jazz più importante di Calabria si prepara a vivere un’intensa cinque giorni itinerante in varie luoghi della città di castrovillari, partendo proprio dal Déjà Vu Garden, il garden music club immerso nella campagna di contrada “Vigne”, ormai punto di riferimento per la musica d’autore.
Il quartetto musicale proporrà un concerto improntato sulla matrice funky del periodo d’oro, proponendo una rivisitazione di brani celebri dei capisaldi del groove, con in repertorio pezzi di Lee Ritenour, George Benson, Stevie Wonder ed altri ancora. Lasciando spazio all'improvvisazione e all'interplay, inoltre, i musicisti omaggeranno anche i giganti del Jazz, da Miles ad Hancock, interpretandone in chiave del tutto personale brani che inevitabilmente e inconsapevolmente fanno muovere i piedi.