Coldiretti. Molinaro: "Occorrono misure preventive per il territorio calabrese”
“La primavera 2017 dal punto di vista meteorologico, è stata secondo il Cnr la seconda più calda dal 1800 ad oggi, con un'anomalia di +1,9 gradi ma a giugno l’anomalia è stata addirittura di +3,2 gradi che - sottolinea Pietro Molinari, presidente della Coldiretti - ha provocato un mix esplosivo tra siccità e incendi”.
È quanto afferma Molinaro sulla base del grave e persistente stato di siccità prolungata che rischia di acuirsi nei prossimi mesi proprio per le alte temperature in aumento, e che già ha compromesso in modo evidente, raccolti e qualità dei prodotti agricoli delle colture arboree permanenti (olivo e frutta) ortive in pieno campo ed in serra e dei pascoli, chiede alla regione urgenti provvedimenti.
“Autorizzare le assegnazioni supplementari di gasolio agricolo, per le aziende che hanno esaurito le dotazioni a seguito dei maggiori consumi fin’ora sostenuti per le irrigazioni eseguite, e da fare per tutto il periodo estivo residuo; richiesta al Mipaaf, affinché venga rivendicata la deroga all'Europa per l’autorizzazione alla liquidazione immediata degli anticipi Pac e Psr per l’annualità 2017; richiedere al Mipaaf, il riconoscimento della stato di emergenza siccità prolungata con associata ad alte temperature in aumento con dichiarazione della stato di calamità; l’attivazione della misura 5 del Psr Calabria, con l’attribuzione di altre risorse necessarie agli interventi ammissibili previsti dall'articolo 18 del Regolamento (Reg. Ue n. 1305/2013) afferenti la calamità di tipo biotico all'olivicoltura causato dal “Tripide” il cui stato di infestazione, ai danni produttivi disastrosi già fatti, costituisce un vero e proprio allarme per le future annate agrarie, per le quali, serve agire con azioni mirate necessarie al ripristino del potenziale produttivo (potature straordinarie,ecc.) e di altri investimenti di prevenzione e di difesa straordinaria”.
“Per quanto riguarda, l’emergenza incendi apprezziamo - sottolinea Coldiretti - la costituzione dell’unità di crisi nella quale ci auguriamo siano coinvolte altre autorità investigative al fine di rilevarne cause dolose auspicando vengano rintracciati e finalmente arrestati criminali organizzati ed asserviti evidentemente da fumosi interessi e speculazioni non tollerabili”. “Anche per questa grave circostanza che brucia troppe risorse e che, da anni si ripete ciclicamente, - osserva Molinaro presidente di Coldiretti Calabria - servono altre azioni ed interventi di prevenzione allargate alle risorse idriche e manutenzione del territorio (fasce di protezioni, introduzioni punti acqua, ecc), coinvolgendo attivamente i consorzi di bonifica, che possono essere la seconda struttura di “protezione civile” insieme agli agricoltori sul territorio. “Si tratta - conclude - di provvedimenti che, in particolare i primi, tamponano il grave stato economico derivante le perdite dei ricavi a seguito delle perdite delle produzioni e del calo dei prezzi derivante la compromessa qualità dei prodotti”.