Psr. Regioni, la Calabria tra quelle con maggiore capacità di spesa

Calabria Attualità

È stata pubblicata la tabella di sintesi sull’avanzamento della spesa delle Regioni italiane al 30 giugno, a valere sui singoli PSR regionali.

Il dato della nostra Regione – secondo una nota dell’Arcea diffusa dall’Ufficio stampa della Giunta regionale - appare significativamente al di sopra della media nazionale, assestandosi al 14.33% del valore del PSR contro il 10.07% dell’Italia.

Una performances di oltre il 40% maggiore della media nazionale.

Ancora più significativo è il dato della spesa complessiva, pari ad oltre 158 milioni di euro, che pone la Calabria, dopo Veneto e Sicilia, tra quelle con maggiore capacità di spesa. Questo dato appare ancora più rilevante se si pone in relazione alla spesa rendicontata nel trimestre aprile-giugno, nel quale la nostra è la regione più performante, dopo la Sicilia (che liquidava annualità pregresse di misure a superficie), in termini di risorse spese.

Interessante appare anche il dato relativo al disimpegno automatico, che verrà contabilizzato al 31 dicembre 2018. Il rischio disimpegno per l’Italia è pari al 7.42% delle somme, mentre per la regione Calabria la somma a rischio è pari al 2.73%. Questo calore, se implementato con i pagamenti effettuati il sette luglio dall’Arcea, appare oggi ancora più esiguo e, probabilmente, conseguibile con significativo anticipo.

Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha commentato i dati rilevando come “il Dipartimento “Agricoltura” ed ARCEA stanno facendo un grande lavoro per porre la Calabria sulla scia delle regioni più performanti. Vorrei che questa non fosse una notizia, ma la normalità.

“La nostra regione – ha affermato - è oggi una regione normale per ciò che concerne le attività nel comparto agricolo. Una regione con i suoi problemi, da non trascurare, ma anche una regione che fa pienamente il suo dovere, dando risposte concrete, senza tracimare in sterili sproloqui.”

Il Presidente ha anche evidenziato come “quello dei pagamenti è, chiaramente, l’atto finale di un procedimento amministrativo, forse l’unico che viene notato. Ma oltre ciò esiste tutta un’attività come, ad esempio, la lotta alle frodi ed il recupero degli indebiti, la formulazione dei bandi e delle graduatorie, la parte legislativa di settore, che assorbe moltissime risorse ed energie”.

“Anche questo – ha proseguito - per fare della nostra regione una regione normale, affinché il comparto abbia le stesse chance competitive degli altri territori e possa esprimere pienamente le sue notevoli potenzialità. Il settore agroalimentare costituisce un pilastro importante per l’economia della nostra regione. Per questo merita attenzione, rigore e concretezza nelle risposte. Non serve agitare le difficoltà ma – ha concluso Oliverio - affrontarle con impegno e sinergia da parte di tutti i soggetti realmente interessati alla soluzione dei problemi ed alla crescita del comparto”.