Amantea, avviati i lavori per ricomporre la croce della chiesa
Al via i preparativi per l’iniziativa promossa dall’Associazione Lions Club di Amantea rivolta alla ricollocazione dei nove piatti ceramici nella croce incavata sulla facciata superiore della chiesa, tramite la riproduzione artistica degli originali, attualmente conservati all’interno di apposite teche nel convento di San Bernardino da Siena in Amantea.
L’ambizioso progetto di ricomporre la croce latina è stato avviato dai soci del Lions Club di Amantea nell’anno 2015, presieduto all’epoca da Emilio Ruggiero, ed è giunto a compimento dopo ben due anni, caratterizzati inizialmente da un periodo finalizzato all’ottenimento degli atti autorizzativi e successivamente dal processo, alquanto laborioso, rivolto alla riproduzione delle opere.
L’Associazione dei Lions Club di Amantea, ha assunto l’onere di finanziare l’intero importo del progetto di restauro, incaricando come responsabile del Service la socia Tarquinia Alfano, mentre la riproduzione dei nove piatti è stata affidata all’artista amanteano Pietro Bonavita (Pedrito), il quale ha collaborato professionalmente con la Direzione vigile della Sovrintendenza dei Beni Archeologici e Paesaggistici di Cosenza.
Il Presidente, Luigi Suriano, insieme a tutti i soci, si ritiene soddisfatto del lavoro svolto ed altrettanto orgoglioso di poter ridare alla facciata del complesso monumentale di San Bernardino la dignità del completamento artistico e culturale dell’epoca. Nel mese di settembre è prevista la ricomposizione dei nove bacini ceramici, la cui collocazione sarà eseguita da una ditta specializzata in questo tipo di intervento.
Questa fase sarà preceduta da un convegno storico-tecnico con cerimonia di presentazione dell’opera alla presenza di relatori competenti in materia. Il programma completo dell’iniziativa sarà reso noto mediante conferenza stampa. Molti sono gli studiosi che si sono interessati ai bacini di Amantea riconoscendo loro dignità artistica e culturale. I bacini di Amantea sono stati disposti sulla facciata superiore della Chiesa di San Bernardino, alloggiati in appositi incavi, ancora ben leggibili, a formare una croce latina con intento bene augurante verso la popolazione.