Delfi e Crotone unite dalle note del coro polifonico di Itea
Delfi e Crotone, percorrendo le orme dell'antica Magna Grecia, si sono ritrovate in una serata di mezza estate grazie al concerto del coro polifonico di Itea nell’incantevole scenario del Museo di Pitagora. Gli artisti greci, guidati magistralmente da Nikos Efthimiadis, martedì 25 luglio, hanno concluso la tournée italiana proprio nella cittadina pitagorica che un tempo rappresentò la culla della Magna Grecia.
Così il concerto, aggiunto a sorpresa nel calendario degli Incontri Musicali Mediterranei, organizzati dall’omonima associazione in collaborazione con il Consorzio Jobel e la Curia Arcivescovile di Crotone, ha allietato centinaia di astanti con un repertorio che ha attraversato secoli di storia musicale. Dai canti sacri bizantini a quelli della chiesa romana, sino alla musica polifonica rinascimentale per poi giungere sino a Vivaldi e alla canzone napoletana O sole mio, soffermandosi anche su canti popolari greci e sulle note della celebre danza di Zorba del maestro Theodorakis, conosciuto sopratutto per la famosa colonna sonora dell’omonimo film.
Un dialogo tra antiche civiltà alimentato dunque da un evento artistico che, alla presenza dell’arcivescovo di Crotone-Santa Severina, Domenico Graziani, del prefetto Vincenzo De Vivo e del vicesindaco nonché assessore alla cultura Antonella Cosentino, ha sancito l’avvio di una collaborazione culturale in onore delle comuni radici, inorgogliendo il presidente del Consorzio Jobel, Santo Vazzano, e il direttore artistico Lodi Luka.