Grande successo per Benny Benack alle Terme Luigiane
Tromba e canto per la tappa alle Terme Luigiane di Benny Benack, nell’ambito del Peperoncino Jazz Festival. La tappa ha riscosso grande successo dimostrando la versatilità e la tecnica del polistrumentista americano che ha toccato l’anima degli spettatori. Finalista al prestigioso Thelonious Monk International Competition e indicato da Wynton Marsalis come una delle nuove promesse del jazz mondiale (basti pensare che nel locale newyorkese che negli ultimi anni si è trasformato nell’Olimpo del Jazz, il Jazz at Lincoln Center, campeggia una sua gigantografia), Benack, nonostante la sua giovanissima età, è stato vincitore di numerosi premi e si sta distinguendo anche come turnista in alcuni tra gli ensemble più richiesti nella scena musicale newyorkese.
Nel corso della serata, ad ingresso libero in quanto realizzata grazie all’essenziale contributo della Sateca (società che da anni gestisce le Terme Luigiane) e al supporto dell’Alia Jazz Hotel, il travolgente trombettista americano, accompagnato dal trio italiano capitanato dal chitarrista molisano Daniele Cordisco (già applaudito al fianco di Jeff Young - organista di Sting - Roy Hargrove, Esperanza Spalding, Gregory Hutchinson, Danilo Rea, Stefano Di Battista, Fabrizio Bosso, Renzo Arbore) e formato, altresì, dal contrabbassista lucano Giuseppe Venezia (che vanta collaborazioni importanti tra cui Greg Hutchinson, Johnatan Blake, Jerry Bergonzi) e dal batterista campano Elio Coppola (collaboratore di Bobby Watson, Joey de Francesco, Dado Moroni, Tony Monaco, Walter Ricci), ha proposto un repertorio in cui composizioni originali di stampo hard bop si sono alternate a brani celebri quali “Tea for two”, “Estate”, la colonna sonora di “Nuovo Cinema Paradiso” e una meravigliosa versione di “Nel blu dipinto di blu”, fino al richiestissimo bis “Struttin with some barbecue” ed è stato letteralmente osannato dal numerosissimo pubblico accorso da tutta la costa tirrenica e dal capoluogo di provincia.