La Madonna di Czestochowa incoronata con i nuovi diademi di Affidato
Dal piccolo laboratorio alle televisioni collegate da tutto il mondo. Michele Affidato di strada ne ha fatta, ne ha fatta tanta. La realizzazione dei diademi per l'effige della Madonna di Czestochowa ha rappresentato infatti uno dei momenti più alti per l’orafo crotonese. Diademi che sono stati realizzati in occasione del 300 anniversario dalla prima incoronazione di quelli originari, donati da Papa Clemente XI e trafugati nel 1909. Per questo storico evento, riconosciuto anche dal Parlamento polacco, la Chiesa di Jasna Gora ha deciso di affidarsi alle mani di Affidato.
Non si è trattato di una “semplice” opera d'arte, ma di qualcosa in più. Un vero e proprio cammino, prima spirituale e poi professionale. Perchè in questo viaggio forte, fortissima, è stata l'influenza di Giovanni Paolo II, il Papa dei giovani, degli ultimi, che il maestro crotonese ha avuto modo di incontrare più volte. Nel primo incontro il Santo Padre gli fece un regalo particolarissimo, un’icona della Madonna di Czestochowa.
“E’ rimasta sempre impressa nella mia mente - confida Affidato - ed ogni qualvolta la guardavo vedevo in quell’immagine la figura di Giovanni Paolo II che è stato per tutti noi un grande pellegrino di pace”. Proprio per questo sono state tante le ore a cercare di perfezionare, impreziosire quei diademi posati dolcemente sul capo della Vergine. Padre Michal Legan ha voluto ricordare un aneddoto prezioso, che Michele Affidato custodirà per sempre gelosamente.
“Quando Michele venne per la prima volta a Czestochowa - ha detto rispondendo alla domanda di un cronista - ha pronunciato una frase che ci ha ricordato immediatamente Giovanni Paolo II: Qui si respira aria di gioia! Parole bellissime, molto simili a quelle proferite nello stesso luogo da Giovanni Paolo II, una gioia autentica per la devozione alla Madonna. Questo per noi è stato molto, molto importante”. Padre Michal poi spiega com’è nata la scelta di Affidato: “Per noi tutti questo percorso ha rappresentato una grande sorpresa ed una grande gioia allo stesso tempo; scoprire il Santuario di Capocolonna e anche Michele, come persona e amico è stato un dono del Giubileo. Penso che sia stata la volontà del Signore e della Madonna a farci incontrare”.
Per Affidato non si è trattato più di un semplice lavoro, ma di una missione da condurre in porto al massimo delle proprie potenzialità e qualità di artigiano. I giorni che hanno preceduto il grande evento non sono stati facili per il maestro crotonese, notti insonni col pensiero della grande responsabilità che era stata posta nelle sue mani. “Per questo – afferma il maestro crotonese – ho affidato questo prezioso incarico, tra i più importanti della mia vita fino ad ora, proprio a Giovanni Paolo II. Insieme allo staff abbiamo lavorato giorno e notte alla ricerca della perfezione e il risultato è stato davvero straordinario. Inutile dire che è stata un'emozione che non è possibile descrivere, qualcosa che ti cambia la vita. Davvero. Questo non è stato un lavoro, è stato un dono della Madonna”.
Doveva andare così, Michele Affidato è come se fosse stato “scelto” in maniera del tutto naturale per realizzare un'opera importantissima per i fedeli polacchi e di tutto il mondo. Una responsabilità che il maestro crotonese si è sentito di assumere senza alcun tentennamento. “E' stato un lavoro guidato soprattutto dalla fede - aggiunge Affidato - è lei che muove tutto e alla fine penso che la giornata vissuta rimarrà indelebile negli occhi e nel cuore di tutti noi che abbiamo vissuto e respirato quell'atmosfera”.
Una soddisfazione che il maestro crotonese ha voluto condividere con tutta la sua comunità crotonese, visto che anche grazie a lui è stato celebrato ufficialmente il gemellaggio tra la Madonna di Czestochowa e quella di Capocolonna. Il popolo polacco e quello crotonese saranno gemellati per sempre, non solo dai diademi del maestro Affidato, ma anche da una unione spirituale che non avrà tempo.