Incendio mette in ginocchio Amantea, salvate trenta persone
Gli incendi in queste ultime settimane non hanno di certo risparmiato il comprensorio nepetino. A partire dalla tarda mattinata di oggi le fiamme si sono propagate soprattutto nell’area che da località Tonnara raggiunge contrada Catalimiti, tra arbusti e sterpaglie che ne facilitano la propagazione.
I primi focolai si sono sviluppati verso le 11.30, ma le squadre a terra dei Vigili del Fuoco non sono stati in grado di intervenire a causa della mancanza di vie d’accesso idonee. I Carabinieri della stazione locale, agli ordini del comandante Tommaso Cerza, sono stati i primi a giungere sul posto ed a richiedere l’intervento dei mezzi aerei che, purtroppo, si sono resi disponibili soltanto a pomeriggio inoltrato.
Il pronto intervento della Benemerita ha evitato anche una tragedia. I militari, nel rendersi immediatamente conto della situazione, hanno provveduto a far allontanare dalle proprie abitazioni, a scopo precauzionale, una trentina di persone, facilitando così l’attesa per l’arrivo dall’alto dell’antincendio.
Il comandante Cerza, il maresciallo Fabio Mandato e i due carabinieri Antonio Gualtieri e Francesco Malaspina, dopo aver portato a termine la loro opera, sono stati immediatamente portati nell’ospedale di Paola per le cure necessarie a seguito dei fumi inalati e delle ustioni riportate in varie parti del corpo. Un esempio mirabile di attaccamento alla divisa e di senso del dovere, già rimarcato del resto in altre occasioni.
L’evoluzione della vicenda è stata seguita anche dal sindaco Mario Pizzino che ha inteso sottolineare l’abnegazione degli uomini impiegati in questa difficile operazione di supporto alla collettività.
"I Carabinieri – ha sottolineato il primo cittadino – sprezzanti del pericolo, dotati di forte attaccamento alle istituzioni, a difesa dell'ambiente e a salvaguardia delle vite umane si sono adoperati nello spegnimento di un incendio di vastissime proporzioni, mettendo in sicurezza case e persone. Uno di loro è stato anche colpito da un cavo dell’alta tensione che si è staccato a causa del fuoco. Il fato ha voluto che la linea fosse fortunatamente disattivata. Lo stesso inconveniente è capitato al dipendente delle cooperative Giuliano Rizzo che ha fatto la sua parte fino in fondo. La dedizione al dovere dimostrata in questa circostanza merita il plauso di tutta la città, il mio ringraziamento personale e quello dell'intera amministrazione comunale. L’Arma dei Carabinieri incarna nei confronti della popolazione un evidente senso di vicinanza e di fiducia, ma è soprattutto uno strumento per trasmettere quei valori fondamentali che devono assurgere a guida e modello per le future generazioni".