Bruno (Fp Cgil). "Abbiamo sempre contestato la riorganizzazione di Arpacal”
“Comprendiamo lo sgomento dei lavoratori Arpacal della sede di Vibo Valentia, ma riteniamo doveroso fare delle opportune precisazioni in merito al denunciato immobilismo del sindacato sulla delicata fase di riorganizzazione dell’Agenzia Regionale Protezione Ambiente Calabria. Come Fp Cgil territoriale di Vibo Valentia, insieme alla nostra confederazione, già dal 2013 abbiamo denunciato il lento smantellamento della presenza nel territorio dell’Agenzia, per cui alla nostra organizzazione non può in nessun modo essere contestata alcuna forma di immobilismo o di inerzia”.
Lo dichiara la Fp Cgil di Vibo, che già da tempo aveva espresso e denunciato le sue preoccupazioni sul sistema lavorativo calabrese “non solo per l’Arpacal, nella piena consapevolezza che scelte inopportune e soluzioni inadeguate, da parte degli organi politici regionali e del Governo nazionale, possono solo mettere a repentaglio la risposta efficiente al cittadino, sia essa di tipo sanitario, di assistenza, di formazione ed educazione, di prestazioni tecniche amministrative ed ambientali, quest’ultime strettamente connesse alla salute umana”.
“Abbiamo sempre auspicato – prosegue la nota in capo a Bruno Talarico segretario generale Fp Cgil di Vibo - che nel riordino si tenesse conto del prodotto finale che si vuole offrire (analisi, pareri tecnici, controlli, vigilanza, ecc..), senza dimenticare il prezioso contributo che l’agenzia territoriale può offrire agli interlocutori istituzionali, come ad esempio le stesse Autonomie locali ed il Servizio Sanitario territorialmente competente al quale Arpacal è legata strettamente sotto vari aspetti (più Ambiente equivale col dire più Salute)”.
“La riorganizzazione, cosi per come proposta - si difende L’organizzazione - non è mai stata condivisa ed è sempre stata contestata nelle sedi opportune”.
"Anche in questa occasione così come per la discussione della bozza del nuovo regolamento di riorganizzazione in esame, in questi giorni noi diremo la nostra - conclude la nota - con la lungimiranza del Snpa (Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente) e dei Livelli Essenziali di Tutela Ambientale da garantire, e se tale opportunità non ci sarà data sapremo mettere in campo, con gli stessi lavoratori, le opportune iniziative per contrastare tali scelte”.