In auto con del rame rubato da ferrovia, bulgaro finisce in manette
Ieri notte un giovane bulgaro di 26 anni, I.L., è finito in manette per mano dei Carabinieri di Davoli con l’accusa di furto aggravato.
Gli stessi militari, su segnalazione della Centrale Operativa della Compagnia di Soverato, sono intervenuti presso la Stazione Ferroviaria di S. Andrea Apostolo dello Jonio, dove, poco prima, un dipendente delle Ferrovie dello Stato aveva segnalato un furto di cavi in rame, nei pressi della linea ferroviaria.
Dopo aver acquisito gli elementi essenziali, i carabinieri hanno iniziato a perlustrare la zona fino ad incrociare un’autovettura, condotta proprio dal giovane bulgaro, che si presentava con gli indumenti e le mani anneriti ed emananti un forte odore di gomma. Il controllo è proseguito con una perquisizione veicolare, che ha portato gli agenti a rivenire e sequestrare circa 5 kg di cavi in rame a matassa che presentavano dei segni di bruciatura e una serie di arnesi, quali cesoia, tenaglia con guaina isolante nelle impugnature, forbici, giratubi, cacciavite e taglierino.
Le successive attività di ricerca hanno poi consentito di individuare nelle vicinanze uno spiazzo caratterizzato dalla presenza dei resti di avvenuta combustione, oltre ad altri cavi con evidenti segni di bruciatura, pienamente compatibili con quelli asportati poco prima nei pressi delle Stazione Ferroviaria di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio.
Il 26enne è stato tratto in arresto per e ristretto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Soverato. L’arresto è stato convalidato dal Tribunale di Catanzaro.