Dal Canada torna in visita a Lamezia: troppo degrado, desolante!
Giuseppe Marinaro, Maria Grandinetti, Teresa Volpe e Giuseppe Gigliotti, del Comitato Liberi Cittadini di Lamezia Terme, hanno incontrato un gruppo di canadesi, tra cui Mirella Romano, ritornata dopo molti anni in Calabria.
A nome di tutti i componenti la Romano ha riaffermato il grande senso di ospitalità che caratterizza la gente del territorio, il buon cibo, la bella compagnia ed una città, però, con mille controsensi.
Tra le cose che ha notato l’ospite quello che è stato definito come un livello scarso di civiltà: dal non tenere pulita la città, a bus non proprio adeguati; tanta gentilezza da parte degli autisti ma in tanta che ne usufruiscono senza pagare il biglietto. Una città, poi, poco illuminata: dallevie molto trafficate così come un'area del parco più frequentato. Pali dell’illuminazione rischio e strade invase da volantoni pubblicitari.
Uno spaccato desolante che ha dato l’impressione di una città senza regole: una città dove c'è tanta acqua ma ad una certa ora i rubinetti sono a secco; dove l'economia molto vivace di anni addietro è ora senza vita con più locali chiusi o un cartello “afittasi” che aperti.
“È molto triste tutto questo”, sbottano dal Comitato dopo le impressioni della Romano. “La sanità – proseguono - è davvero al collasso. Ore ed ore per una visita al pronto soccorso. E a pagamento avviene che ti visitano subito se ti prenoti se ne parla dopo mesi. Non è giusto”.
“Ho trovato il Castello chiuso” ha sbottato la Romano definendo ciò “Incredibile! Cosi come i beni storici senza cura. Non si capisce che è questo il vero tesoro di Lamezia. Così come in città si incontrano pochissimi turisti. Sembra Lamezia Terme una città malata e sofferente”.
“Pur avendo una posizione straordinaria – ribadisce - non riesce né dal mare né dalla montagna a ricavarne ricchezza. Le terme? Sembrano devono essere diretti ad un piccolo borgo non ad una città che da esse dovrebbe ricavarne enormi benefici. Lamezia Terme è una bella città, con tanta bella gente ma chi ne guida le sorti forse non è proprio in grado di farlo. Torno in Canada - conclude Romano - felice di avere incontrato tanti parenti e amici ma triste per come ho trovato la città dove sono nata".