Scilla, un sogno da Oscar che lascia il segno
"Sono anche io calabrese. Orgogliosamente e convintamente calabrese". Così il Premio Oscar Gianni Quaranta, veneto di origini e di formazione, ha chiuso l'ultima serata di "Scilla è Cinema d'Autore", di cui è stato ospite d'onore. "Questi giorni trascorsi a Scilla sono stati magici: ho conosciuto una terra, luci e colori meravigliosi. Ma soprattutto ho conosciuto la bellezza delle persone che la abitano, e di cui ora mi sento parte" ha spiegato il primo scenografo italiano cui è andata la statuetta d'oro dell'Academy Award, il più prestigioso e antico premio del cinema, ritirato a Hollywood per le scenografie di "Camera con vista" di Ivory. Quello di Gianni Quaranta non è stato un addio, ma un arrivederci: "Devo fare i complimenti a Paola Bottero e Alessandro Russo, che hanno organizzato e diretto una rassegna molto importante e molto bella, in cui hanno saputo andare oltre la cinematografia e parlare di cultura in modo fresco e godibile. Ma intenso. Tornerò in Calabria. Tornerò a Scilla per continuare il cammino iniziato in questi giorni, e tornerò a Reggio per un altro progetto che sono certo farà parlare molto di questo Sud, così ricco e così poco conosciuto nelle sue peculiarità".
Dopo la prima serata dedicata al tema dell'immigrazione e la seconda serata in cui, partendo da "Il Padre d'Italia" di Fabio Mollo, il sociologo Giap Parini, la giornalista Rai Gabriella d'Atri e lo scrittore Mimmo Gangemi hanno affrontato con il regista i temi dei "sogni scomodi" e dell'incapacità di valutare sentimenti e sfera affettiva oltre i pregiudizi personali, la terza serata è stata un omaggio "a tutto tondo" alle arti e all'ospite d'onore, il Premio Oscar Gianni Quaranta. Gli ideatori e organizzatori della rassegna, progetto dell'associazione culturale Incroci con l'amministrazione comunale di Scilla, hanno dato ritmo e contenuti alla serata finale, alternando con ospiti "a tema" i racconti di "una vita da Oscar", dagli inizi con Franco Zeffirelli alle nomination all'Oscar, dalla frequentazione con Jacqueline Kennedy Onassis e Gianni Agnelli e ai lavori nel Sultanato dell'Oman, dalla regia per opere liriche in teatro ai tanti premi e riconoscimenti ottenuti, tra cui il César per "Farinelli", film scelto per la chiusura della rassegna.
L'omaggio a Quaranta è partito con Giuliano Beccaria e Francesco Villari, amministratore delegato e direttore generale di Visionaria, progetto che si avvarrà della collaborazione del Premio Oscar. È stata poi la volta dell'arte: prima quella fotografica di Raffaele Montepaone, che con il progetto "Life" sta portando in giro per il mondo le anime e le emozioni imprigionate dai suoi scatti, che da ottobre a dicembre animeranno una personale al Marca di Catanzaro, poi quella prestata alla moda da Rosanna Zolfo, stilista di Romualdina che, partendo dai disegni emozionali della ringhiera del lungomare reggino, ha creato una collezione presentata per la prima volta proprio sul videowall allestito in piazza san Rocco. Le ricchezze e le potenzialità del territorio sono state illustrate da Vittorio Caminiti, Presidente, oltre che di Federalberghi Calabria, dell'Accademia del Bergamotto, che con un’incessante azione di promozione sta imponendo nel mondo il brand dell’oro verde, e da Carlo de Gori, avvocato europrogettista che ha spiegato le difficoltà di internazionalizzare le opportunità e le ricchezze calabresi.
Il momento clou della serata è stato rappresentato e "vestito" dal maestro orafo Gerardo Sacco, che ha portato sul palco, di fronte ad una piazza gremitissima ed attenta, alcuni tra i suoi gioielli più belli: le ragazze di Scilla acconciate da Sabrina Style hanno sfilato indossando le nuove creazioni in tessuto di oro ed alcune tra le tante parure che hanno fatto il giro del mondo. Emozionante l'uscita dei gioielli realizzati da Sacco per Desdemona, nell'Otello di Zeffirelli, in cui il Premio Oscar Gianni Quaranta ha firmato le scenografie. Dopo la sfilata un intenso duetto tra i due grandi maestri, Quaranta e Sacco, che hanno saputo mantenere umiltà e intensità nonostante il mondo dorato e patinato in cui si muove la loro arte. La serata, prima della proiezione del film, è terminata con un omaggio consegnato dall'assessore Marinella Gattuso a Giuliana Poleggi Quaranta, compagna di vita del Premio Oscar. Inaspettato quanto gradito: "Ora porterò addosso anche con questo splendido gioiello di Sacco le emozioni vissute in questi giorni a Scilla. Ritorneremo. Non potremo fare a meno di voi".
Il sindaco Pasqualino Ciccone ha salutato ospiti, conduttori e pubblico esaltando il ruolo di Scilla "che fa innamorare chi la conosce. La nostra cittadina ha cambiato volto e sta diventando sempre più meta di turismo nazionale e internazionale. C'è ancora tanto da fare. Andremo avanti con la forza e la gioia per quello che abbiamo fatto finora".