Cala il sipario sul Premio Ausonia e la Mostra d’Arte del Teatro amatoriale
Dopo due mesi e sedici spettacoli cala il sipario sulla terza edizione della “Mostra nazionale d’Arte del Teatro amatoriale italiani”. La kermesse di risonanza nazionale ha portato nella piana di Sibari, tra Corigliano (territorio che ha creduto sin da subito, con la Fita provinciale di Cosenza, in questo progetto), Rossano, Marina di Sibari e Oriolo, il meglio del panorama teatrale italiano. Il festival, che oramai da tempo riscontra l’attenzione della critica, della stampa specializzata e il gradimento del pubblico, è stato ideato da Antonio D’Amico, direttore artistico della manifestazione, nonché presidente del comitato provinciale di Cosenza della Fita - Federazione italiana teatro amatori, con il patrocinio della Regione Calabria e Provincia di Cosenza, delle amministrazioni comunali di Corigliano Calabro, Oriolo, Rossano e Cassano allo Ionio, dell’Unpli, del Rotary Distretto 2100 Corigliano, Rossano, Sibari e della Fondazione Calabria film commission.
“Sono soddisfatto – dice Antonio D’Amico – Tante cose andranno migliorate, limate, ma essere giunti alla terza edizione ed aver portato in Calabria compagnie di livello nazionale che di amatoriale hanno ben poco e da tutto il territorio nazionale mi rende orgoglioso e soddisfatto. Certo, si può fare di più e meglio ed in questa direzione stiamo lavorando. Mai accontentarsi di quanto fatto. Anche importante parlare di numeri: abbiamo portato nel solo Quadrato Compagna di Schiavonea a Corigliano, ben 5800 spettatori, 2800 a Rossano, 2000 a Oriolo e 1500 a Marina di Sibari. Numeri che ci ci confortano, e che ci incitano ad andare avanti e di proseguire nella nostra progettazione”.
Il perché sia stata scelta la Sibaritide come “palcoscenico”, quindi Corigliano, Rossano, Cassano e Oriolo, è lo stesso Antonio D’Amico a spiegarlo. “Il Premio Ausonia nasce da una mia idea presentata alla Fita, sposata appieno da tutto l’organigramma provinciale e regionale. Volevamo creare – spiega il direttore artistico – un progetto del genere proprio sulla fascia jonica. Abbiamo pensato, anche grazie alle sollecitazioni giunte dai Comuni, di rendere la manifestazione itinerante per questa terza edizione. Da qui un’offerta teatrale ampia, che ha toccato il teatro a 360 gradi: la prosa, la letteratura, il vernacolo, il musical. La “Mostra del teatro” è frutto proprio di un progetto che abbraccia tutti i generi. Come ho anche dichiarato durante la serata di gala al termine della manifestazione, il progetto nato a Corigliano – e con l’occasione ringrazio la città di Corigliano Calabro, che per il terzo anno ha sposato in toto il Premio Ausonia, il sindaco Giuseppe Geraci e i due assessorati coinvolti in prima linea: quello alla Cultura retto da Tommaso Mingrone e Turismo e Grandi eventi retto da Alessandra Capalbo, li ringrazio per aver basato la loro programmazione estiva sulla cultura, dichiarando apertamente che il Premio Ausonia è e sarà la punta di diamante della città di Corigliano – ha aperto le porte del Quadrato Campagna, prima a Oriolo, lo scorso anno, ed in questa edizione anche a Rossano e Cassano.
“Gli spettacoli sono stati tutti molto belli – conclude D'Amico – non ho parteggiato per nessuno perché vi erano compagnie anche locali, ma di certo posso affermare che la commissione tecnica che ha selezionato i lavori ha scelto il meglio fra le richieste pervenute, con l’occasione ringrazio la presidente della giuria del Premio Ausonia e Premio Portella Imma Guarasci che insieme a me ha selezionato a monte gli spettacoli e le due giurie (componenti sono anche l'attore Luigi Gaudio e il compositore musicale il maestro Rocco Abate).
Si è appena conclusa la terza edizione ed Antonio D’Amico è già a lavoro per la quarta, quella 2018: «L’aver già incassato la disponibilità dei nostri sponsor, dei grandi partner di livello nazionale e internazionale, ci dona la forza per andare avanti. Li ringrazio perché credono in noi. Ho un sogno: che questo progetto possa sfociare con una cittadella del teatro in Calabria, per poter andare a teatro ed anche a farlo, creare workshop, incontri, collegati all’evento. Le idee maturano ogni anno. Le grandi cose si costruiscono pian piano. Le grandi mete e di qualità vanno raggiunte a piccoli passi».
La “Mostra nazionale d’arte del Teatro amatoriale italiani”, conclusa con il gran galà al Castello ducale di Corigliano ha accolto anche grandi ospiti fra cui le Film commission di Calabria e Basilicata, il maestro Luigi Di Gianni che ha ricevuto il Premio Portella alla carriera; Il Premio Ausonia “Fausto Taverniti” a Giuseppe Marasco; il Premio Ausonia per la Tradizioni e cultura popolare a Otello Profazio e come il Premio Ausonia “Impegno per il teatro – Amarelli” a Michela Andreozzi”.
“Ringrazio inoltre mia moglie Adele che si è occupata dell'accoglienza delle compagnie, Anna Celestino per la cura e l'immagine degli ospiti, Salvatore Garbato, al presidente onorario Pina Amarelli e al Comitato direttivo della Fita Cosenza che insieme a me ha curato la macchina organizzativa della mostra, Imma Guarasci per la parte tecnico/artistica, il maestro orafo Michele Affidato per i premi e per aver messo in mostra i suoi preziosi durante la serata, l'azienda Lo Bono pubblicità che ha curato la grafica dell'evento, Raffaella Salamina e Francesco Cangemi che si sono occupati della comunicazione – conclude D'Amico – Anche questi, sono tasselli di un progetto che si avvia ad essere sempre più importante, teso ad arrivare a mete ambiziose e internazionali”.