Un controllo e la sorpresa: una piantagione di canapa, padre e figlio in manette
Un semplice controllo alle armi detenute legalmente in casa ha portato i Carabinieri della Compagnia di Crotone su una pista più avvincente, quella della coltivazione e produzione di canapa indica, e per questo motivo due persone, padre e figlio di 59 e 30 anni, S.C. e S.A., sono finiti in manette a Crotone.
Da giorni i militari stavano già effettuando delle perlustrazioni tra il capoluogo ed Isola Capo Rizzuto, ed erano giunti nelle vicinanze dell’azienda agricola dei due, che sorge in contrada Salica, vicino ad un laghetto dell’Opera Sila.
Ieri è così scattato un controllo alla famiglia, dapprima rivolto alle armi e allargato alla campagna circostante e ad alcuni casolari.
Il padre, visibilmente agitato, avrebbe subito ammesso ai militari di aver coltivato un decina di piante di marjuana a ridosso di un pollaio ed ha indicato il luogo. Il tutto però non ha convinto gli operatori che hanno proseguito con il controllo fino a trovare una vera e propria piantagione, abilmente nascosta tra ulivi e piante da frutta, composta da ulteriori 70 piante particolarmente sviluppate ed in procinto di essere raccolte, alcune alte anche due metri e mezzo.
Per padre e figlio sono quindi scattate le manette e anche le armi detenute legalmente sono state sequestrate.
Su disposizione del Pubblico Ministero di turno, Alfredo Manca, i due sono stati posti ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida avvenuta stamattina dinanzi al Giudice Bonfantini che ha disposto per entrambi l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
La piantagione, invece, che avrebbe potuto fruttare circa 100 mila euro, è stata distrutta sul posto.