Trasporti locali. Esuberi nelle partecipate, Usb: cosa succederà alla Amc?
Il governo centrale si appresta ad emanare le norme per individuare gli esuberi nelle aziende partecipate dei trasporti; decreto che prevede la formazione di elenchi regionali relativi appunto agli esuberi.
"Vedremo cosa accadrà alla nostra azienda” affermano preoccupati dall’Usb Regionale riferendosia alla società di Catanzaro e sottolineando che nelle more di ciò si può solo registrare che il 21 scorso c’è stato un tavolo di concertazione con il management Amc, che a dire della Sigla ha prodotto “ancora incertezze e delusione sulla gestione ammnistrativa dell’azienda”. Di fronte ai precisi rilievi posti dalla Usb, l'azienda si sarebbe riservata di verificare per poi agire.
“Vedremo se e quanto verrà fatto – sbottano dal sindacato - su tematiche che i dipendenti AMC conoscono benissimo: personale inidoneo, visite mediche, turnazione ecc. La sensazione generale è che a breve i dipendenti AMC subiranno pesantemente le conseguenze negative prodotte, probabilmente con l’avallo dell’ente proprietario, ovvero il comune di Catanzaro, visto che le scelte fatte ha messo l'azienda su un percorso negativo irreversibile avallando nomine improponibili in altre aziende o di cui non ricordiamo esperienze nel settore della mobilità”.
Secondo l’Usb dopo la riunione si sarebbero palesate alcune criticità: “un settore tecnico amministrativo obeso, uno movimento-esercizio anoressico, i conti che velocemente ritornano a non quadrare. Peccato! Con tutto ciò che non più di un anno fa; bontà del sindaco e di quel consiglio ricapitalizzarono per 1,5 milioni di euro la AMC per scongiurarne il fallimento. Tutto dilapidato”.
“Da tempo – aggiunge - l'azienda trascina su e giù mezzi che gridano pietà, taluni dipendenti adibiti a mansioni non definite e verificabili, forse arriveremo a discutere di piante organiche in questa azienda sempreché non servano ad individuare qualche esubero! Servizi a perdere, vedi funicolare - un tira a campare”.
“Tutto male?” si chiede l’Usb. “Chi avrà l'ardire di gestire Amc all'indomani di regolare bando di gara pubblico relativo al tpl, già realtà dilagante in tutta Italia – spiega - si troverà con un personale conducente amministrato alla buona altamente produttivo per chilometri percorsi giornalmente, un tasso di malattia-turni bassissimo, abilità e competenza nella conduzione dei mezzi oggettiva.”
Oltre a ciò, la Sigla vuole evidenziare all’utenza catanzarese come la Regione Calabria, “obbligata da un quadro normativo nazionale, sta rivisitando urgentemente il settore, con tagli su tagli, versamenti regionali ritardati e decurtati. ASSTRA, l'associazione delle aziende tpl pubbliche paventa cancellazione di servizi e pagamenti ritardati al personale”.
“Ed alla AMC invece di parlare di lavoro, di competenza e professionalità interne all’azienda – concludono dall’Usb - continua a preferire dare incarichi a gente esterna per far piacere alla nostra cara e nostrana politica locale, lontani anni luce dal considerare l’utenza i nostri interlocutori privilegiati. Si continua a mettere la polvere sotto il tappeto".