Candidato all’Oscar. Oliverio incontra il regista di “A Ciambra”
Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha incontrato, oggi pomeriggio, nella sede della Cittadella, il regista italo-americano Jonas Carpignano che ha realizzato il film drammatico “A Ciambra”, una piccola comunità rom vicino Gioia Tauro.
Il film, sostenuto dal progetto Luca (Fondazione Calabria Film Commission e Lucana Film Commission), coprodotto da Martin Scorsese, è stato scelto dalla commissione dell’Anica per rappresentare l’Italia agli Oscar 2018, la cui cerimonia si svolgerà a marzo dell’anno prossimo a Los Angeles.
“Siamo felici – ha detto il Presidente Oliverio – di ospitare Carpignano. È una giornata importante per la nostra regione, dove il suo film è stato realizzato, e per l’intero Paese. ‘A Ciambra’ è l’unico prodotto cinematografico candidato all’Oscar per quanto riguarda l’Italia. È un fatto che evidenzia la particolare importanza e qualità di questo prodotto, per la vicenda che tratta il film e per la location che è Gioia Tauro, dove vive questa comunità rom. Il fatto che questo film sia stato candidato come unico prodotto cinematografico all’Oscar del nostro Paese è significativo. Ringrazio Carpignano per essere con noi oggi, poiché è la prima sede istituzionale che lui visita, dopo l’annuncio della sua candidatura. Noi abbiamo sostenuto questo lavoro attraverso Calabria Film commission che è già decollata ed i cui frutti sono significativi ed importanti”.
“Devo dire – prosegue Oliverio - che questo progetto Luca, che noi abbiamo messo insieme tra le due Film-Commission, della Basilicata e della Calabria, è un progetto che ha assunto una particolare rilevanza producendo risultati importanti. Di questo ringrazio anche Paride Leporace, nostro corregionale, alla guida della Film Commission della Basilicata che, grazie ai rapporti che ci sono anche con il Presidente Pittella, con la sua collaborazione ci ha consentito di dare vita a questa esperienza comune. Una grande soddisfazione, quindi, per me e per Pittella, che ho avuto modo di sentire, per la candidatura all’Oscar di questo film. Credo che questo è un viatico importante per scenari ancora più grandi che si apriranno per la nostra regione e per la produzione cinematografica – ne è convinto il presidente - per questo abbiamo investito nella Calabria Film Commission. È uno strumento per consentire ai nostri talenti di dimostrare le loro qualità e le loro passioni”.
Rivolgendosi al regista, il Presidente Oliverio ha sottolineato l’importanza del lavoro fatto che “è la prova del tuo grande impegno e della tua passione. Stai seguendo un percorso che ti ha già dato ottimi risultati, ma ti ringrazio perché questo tuo lavoro aiuta la nostra terra, la proietta in uno scenario internazionale con un’operazione culturale di grande valenza. La nostra è una terra che ha gravi motivi di sofferenza ma è una terra di accoglienza ed è una terra della quale spesso si è data un’immagine alterata o non corrispondente a quella che è la verità. Tu, attraverso questo lavoro, hai consentito di realizzare questo risultato e sono certo che continueremo ad avere altre soddisfazioni.
Per il regista Jonas Carpignano “Tutto ciò che è accaduto è per me un onore ma anche una grande responsabilità. Abbiamo bisogno di investire per il futuro in altri progetti, non solo nelle grosse produzioni, ma anche con i ragazzi che, altrimenti, non avrebbero possibilità senza il sostegno della Regione. Quindi, accettiamo questo onore e cerchiamo di spingere avanti perché ci sono tante belle cose che possiamo ancora fare in questa terra”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Carpignano ha aggiunto “È possibile fare cinema in Calabria. Io non saprei fare cinema in un altro posto. Ci sono delle realtà in Calabria che, secondo me, aiutano i giovani registi a lavorare, come i luoghi e la gente. Se una persona decide di girare un film a Roma è più difficile perché ci sono le strutture già stabilite. Qui in Calabria, invece, riusciamo ad improvvisare. Questa è la chiave, molto importante per i registi emergenti”.
“Il film nasce – ha detto ancora Carpignano – perché sono sette anni che vivo a Gioia Tauro dove, ho conosciuto questa comunità rom. Attraverso un ragazzo, che conosco bene e che è anche protagonista del film, Pio, sono riuscito ad entrare in questa realtà e mi sono innamorato. Mi sono affezionato tanto ai personaggi e, quindi, ho voluto raccontare questo mondo. Ho voluto fare un film in cui il pubblico avrebbe avuto l’opportunità di avvicinarsi ad un mondo che altrimenti rimane invisibile”.
“Per i miei film parto sempre da un personaggio, da una persona. Da un po’sto lavorando – ha detto concludendo – all’idea del prossimo film che mi viene dal conoscere una ragazza dal Centro di Gioia Tauro che si chiama Chiara”.
Per la Calabria Film Commission ha parlato Francesco Loreto evidenziando i risultati ottenuti già dalla Fondazione di cui “A Ciambra” ne è l’eccellenza.“A Ciambra” è il film che a Cannes ha già ottenuto il premio “Europa Cinemas Label”,destinato ad un film europeo in cartellone alla “Quinzaine des Réalisateurs”.
Intanto, dagli Stati Uniti la fondazione Sundance Film Festival ha annunciato che distribuirà il film in America, mentre su Variety, Martin Scorsese, produttore esecutivo del primo film finanziato dal suo fondo per giovani registi emergenti dichiara: “A Ciambra di Jonas Carpignano è un film impressionante e compiuto. Ci presenta un mondo così realizzato, così intimo, che mi è sembrato di vivere accanto ai suoi personaggi e allo stesso Carpignano. Quello che fa con il suo giovane talento, traendo un maturo e complesso spettacolo, è veramente notevole. Un quadro commovente e bello”.