Città del vino: “puntare sulla cantina” per rilanciare l’enoturismo
“Vista su spiaggia deserta a fine settembre. Ecco come non si fa turismo! L’obiettivo è quello di invertire questa tendenza, destagionalizzando, considerando l’evoluzione del consumatore che impone nuovi comportamenti e favorendo sinergie tra la rete imprenditoriale. Nell'ottica di un’economia circolare ecosostenibile la cantina deve e può diventare il principale attrattore per il territorio. – Non serve copiare e clonare modelli. Non basta avere il prodotto, ma farlo diventare turistico. Tenere conto della rivoluzione della tecnologia applicata alle prenotazioni è una questione che deve interessare anche gli amministratori pubblici. – La chiave per lo sviluppo durevole di tutto il territorio sta nella programmazione e nella progettazione, finalizzata, anche ad evitare la sovrapposizione di eventi. Puntare sulla formazione continua, a partire dal basso e dalla scuola, è passaggio obbligato”.
Lo hanno detto, nell'ordine, Magda Antonioli Corigliano, Direttrice del Master in Enogastronomia e turismo per la promozione dei territori all’Università Bocconi di Milano, il Direttore dell’Astra Ricerche Cosimo Finzi e Francesco Antoniolli, presidente delle Strade del Vino e dei Sapori del Trentino, tra i numerosi esperti chiamati ad intervenire al Simposio dedicato al Turismo Enogastronomico – Le Terre del Vino Nuove Città D'Arte, che ha impreziosito la Convention Nazionale 2017 delle Città del Vino, ospitata in occasione del suo trentennale nei giorni scorsi a Cirò, Cirò Marina e Melissa.
Un evento unico e di importanza strategica per questa area della Calabria. Ed un punto di non ritorno rispetto alla capacità di fare squadra, promossa a pieni voti dagli ospiti, che è stata ampiamente dimostrata dalle tre amministrazioni comunali che hanno aderito e direttamente sponsorizzato la quattro giorni nazionale nel Crotonese.
Lo hanno scandito, sottolineando la riuscita sotto tutti i punti di vista della manifestazione comune, i sindaci delle città ospitanti Nicodemo Parrilla che è anche coordinatore regionale delle Città del Vino, Francesco Paletta e Gino Murgi intervistati da Cataldo Calabretta insieme ad Elisa Isoardi conduttrice televisiva di Rai 1 Buono a Sapersi nel talk show conclusivo tenutosi presso un noto hotel di Torre Melissa.
“Bisogna smetterla di far arrivare gente nel mese di agosto – ha sottolineato la Antonioli Corigliano nel corso del suo articolato intervento – ma adoperarsi a riempire i vuoti di altri periodi dell’anno puntando alla destagionalizzazione. Questo percorso – ha aggiunto – è possibile seguendo la politica che si è fatta per la promozione dei borghi che sta dando ottimi risultati. Bisogna puntare all'ambiente che mette insieme valori, specificità e identità. È qui in Calabria che si deve produrre la grande rivoluzione. Perché non basta avere la materia prima, e anche di buona qualità, se poi non si sa vendere”.
“Questo territorio – ha aggiunto Finzi – ricco per storia e cultura ha tutto ciò che può fare la differenza. L’enoturismo non è più di nicchia, bisogna assecondare i gusti e le esigenze dell’ospite e, soprattutto, fare in modo che il turista non stia in un solo posto ma goda di una proposta ampia ed interterritoriale. La cantina può quindi legarsi al territorio. La proposta della pensione completa è nemica di questo modello. Bisogna, quindi, programmare e capacitarsi di ciò di cui si dispone. Il prodotto da solo non basta, bisogna farlo diventare turistico”.
“Un’attenta programmazione – ha chiosato Antoniolli – in altri territori ha consentito di intervenire, soprattutto in autunno o in primavera, periodi non molto vivi, con pacchetti e iniziative di più giorni. Anche la singola sagra può essere importante se non resta a sé stante ma si lega, con una buona comunicazione, ad altri elementi culturali”.