Si è concluso il Simposio Meridionale di Anestesia e Rianimazione
Il Simposio Meridionale di Anestesia Rianimazione e Terapia del Dolore, giunto alla sua venticinquesima edizione, ha riunito il 6 ed il 7 ottobre scorsi, nel castello di Altafiumara della Città Metropolitana di Reggio Calabria, 120 Medici Anestesisti Rianimatori calabresi.
Il meeting scientifico, la cui organizzazione è stata affidata quest’anno al dottor Domenico Forte, direttore del Dipartimento di Emergenza/Urgenza dell’Asp di Reggio Calabria ed al dottor Francesco Adamo, direttore dell’Uoc Anestesia e Rianimazione del presidio Spoke di Locri, e realizzato anche con il patrocinio dell’Aaroi-Emac, Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani Emergenza Area Critica e della Siared, Società Italiana di Anestesia Rianimazione Emergenza e Dolore, ha riscosso gli unanimi consensi di tutti i partecipanti per i suoi contenuti.
Due giornate dense di relazioni di altissimo valore culturale e formativo, introdotte dai saluti del presidente Nazionale Aaroi-Emac, dottor Alessandro Vergallo, da quello delle Autorità, dalla lettura magistrale del professor Alberto Zangrillo, cui sono seguite le presentazioni scientifiche da parte di relatori provenienti da tutta Italia e da docenti delle Università di Bari, Catania, Catanzaro, Chieti, Messina, Palermo, Roma.
I temi trattati, decisamente “up to date”, hanno focalizzato l’attenzione dei partecipanti sul management in sala operatoria del paziente a rischio, nella sessione dedicata all’Anestesia, e del paziente critico in Terapia Intensiva, in quella invece dedicata alla Rianimazione.
Inoltre, tre workshop teorico pratici destinati ai Medici Anestesisti Rianimatori, di cui due sull'uso degli ultrasuoni, tanto nella diagnostica polmonare quanto nell'esecuzione delle anestesie loco-regionali ed uno sul monitoraggio emodinamico in terapia intensiva, hanno completato l’offerta formativa di questo importante evento scientifico.
L’evento ha compreso anche una sessione dedicata agli Infermieri di area critica con un quarto workshop avente come tema l’incannulamento dei vasi venosi con l’ausilio dell’ecografo.