Nel forno del paese il pane era condito alla marijuana, scatta il blitz: diversi arresti
Nell’antico forno del paese si vendeva il pane ma, anche, la marijuana e di certo non come condimento. Al centro della vicenda una famiglia con un buon proposito: assicurare un lavoro ed un futuro al figlio. Per questo aveva rilevato la panetteria locale ma non immaginava forse che il figlio la usasse, e invece, come luogo per il deposito e il confezionamento della droga.
Stamani, così, il blitz. Su ordine del Gip di Castrovillari Carmen R.M. Ciarcia e su richiesta del Pm Simona Manera e del procuratore capo Eugenio Facciolla, i carabinieri di Corigliano Calabro hanno fatto scattare un’operazione non a caso denominata “Antico Forno”, eseguendo diverse misure cautelari, sia in carcere che agli arresti domiciliari.
Le manette sono scattate per il gestore della panetteria (un 41enne del posto) e per altre persone, ritenute sue complici nell’attività per così dire “parallela”, ed accusati di spaccio di marijuana in concorso.
Le indagini, che sono state condotte dai militari della stazione di San Demetrio Corone, sono durate per circa un anno arrivando a scoprire come, secondo gli inquirenti, l’antico forno cittadino fosse stato, appunto, riconvertito in luogo di deposito e confezionamento della marijuana.
Al momento è in corso anche un approfondito controllo da parte del Nas per accertare gravi violazioni igienico sanitarie, emerse nel corso delle investigazioni.
Come dicevamo la famiglia aveva rilevato l’attività alcuni anni addietro con lo scopo di darla in gestione al figlio 41enne, finito in arresto, che invece avrebbe elaborato “un articolato sistema di confezionamento e custodia” della droga che veniva nascosta in delle nicchie nelle pareti interne al forno e alle spalle della struttura.
Ma non solo. Dalle investigazioni sarebbe emerso anche che gli arrestati - tra cui sempre il gestore del forno - avrebbero avuto intenzione di incendiare le auto di alcuni carabinieri, “colpevoli” a loro dire di aver effettuato diversi arresti in flagranza, recuperando circa un chilo e mezzo di marijuana.
I SETTE ARRESTATI
A finire in carcere sono stati Pasqualino Rotondaro, Giuseppe Lavorato, Kodri Mona, Walter Baffa e Demetrio Gabriele; ai domiciliari: Fiore Abruzzese e Francesco Straface.
(notizia in aggiornamento)