Reggio. Festa della tunica al Santha Buddha Vihara
Al Santha Buddha Vihara – Tempio Buddhista di Reggio Calabria, il 14 ed il 15 ottobre avrà luogo, per la seconda volta dalla consacrazione ufficiale del Tempio avvenuta nel luglio del 2015, la grande celebrazione di Katina Pinkama (o Festa della Tunica).
Per l’occasione, oltre ai tre monaci residenti (Rev. Bhante Italie Dhammasila Thero, al secolo Silvio Strano, unico monaco italiano e reggino di nascita; Rev. Bhante Wilacchiye Dhammavijaya Thero e Rev. Bhante Liyanwela Udithasiri Thero), saranno presenti altri 10 monaci completamente ordinati (upasampada bhikkhu o grandi monaci), provenienti da altre città italiane, europee e addirittura dallo Sri Lanka. Fra essi, anche il Rev. Morishita, monaco giapponese dell’ordine monastico Nipponzan Myohoji, abate del tempio giapponese di Comiso e fondatore della Pagoda per la Pace nella stessa città.
Per la seconda volta nella città dello Stretto, i monaci eseguiranno l’antichissimo rituale tramandato dalla più antica e originaria comunità monastica buddhista, quella theravada (theravada significa appunto gli anziani) da 2500 anni fino ai giorni nostri e celebrato nello stesso periodo (fine ottobre – metà novembre), nei templi di tutto il mondo. I rituali, che si svolgeranno in due giorni, si concluderanno con l’offerta della veste monacale speciale (Katina o civara), ai monaci che abbiano completato periodo di ritiro trimestrale, detto Vassana in lingua pali (l’antica lingua indiana utilizzata dal Buddha per i suoi insegnamenti) e preparata appositamente dai devoti laici per l’occasione.
Il ritiro dei tre mesi, durante il quale i monaci residenti nel tempio non possono allontanarsi dalla sede per più di sette giorni, ripropone l’antica prassi del Buddha e della sua comunità monastica, di fermarsi in meditazione evitando la consueta peregrinazione durante i tre mesi di piogge monsoniche. Come lo stesso Buddha dispose infatti, i monaci interrompono la loro peregrinazione per diffondere il Sacro Dhamma (Il Suo Insegnamento), e sostano per un lungo periodo (tre mesi appunto) in un tempio, dedicandosi completamente alla meditazione, alla purificazione e all’assistenza dei laici bisognosi di supporto spirituale e aiutando la comunità non “consacrata” a condurre una vita pura all’insegna dei cinque precetti dati dal Buddha ai laici, che sono: Pānātipāta veramani sikkhāpadam samādiyāmi (Prendo l’impegno di astenermi dal distruggere le creature viventi); Adinnādānā veramani sikkhāpadam samādiyāmi (Prendo l’impegno di astenermi dal prendere il non dato); Kāmesu michchāchāra veramani sikkhāpadam samādiyāmi (Prendo l’impegno di astenermi dalla sessualità irresponsabile); Musāvādā veramani sikkhāpadam samādiyāmi (Prendo l’impegno di astenermi dalla scorrettezza di parola; Surā-meraya-majja-pamādațțānā veramani sikkhāpadam samādiyāmi (Prendo l’impegno dall’astenermi dall’uso di bevande o sostanze inebrianti).
L’offerta della tunica è considerata una delle più grandi azioni meritorie: si ritiene infatti che chiunque offra la sacra veste Katina ad un monaco che abbia osservato la guida spirituale proposta dal Buddha con diligenza e impegno anche una sola volta nella vita, sebbene nel samsara (ciclo dell’esistenza condizionata), non si troverà mai più nel bisogno e nell’indigenza.
Tuttavia, qualunque altra cosa venga offerta ad un monaco in questo giorno speciale, è considerata un atto meritorio e, dunque, di purificazione e benedizione. Per la speciale occasione, sarà resa visibile al pubblico la Sacra Reliquia del Buddha (un frammento osseo del “Perfettamente Illuminato”), custodita all'interno di uno stupa dorato e protetta da una teca di cristallo.
La Sacra Reliquia del Buddha, fu donata al tempio reggino da un antico monastero dello Sri Lanka che la custodiva, in occasione della sua consacrazione.