Torneo di calcio. Cr e Casa circondariale firmano il primo progetto per i detenuti
Uno degli obiettivi principali della detenzione è quello di permettere il pieno reintegro nella società dei rei in stato di fermo in carcere: da questo presupposto è nato un importante progetto condiviso dalla direttrice della Casa Circondariale di Catanzaro, dottoressa Angela Paravati e dal presidente del Comitato Regionale Calabria, Saverio Mirarchi, formalizzato attraverso la firma di un protocollo d’intesa che prevede la partecipazione di una squadra della Casa Circondariale di Catanzaro che debutterà nel campionato di calcio amatoriale che in Calabria è ormai una realtà partecipata ed affermata.
È la prima volta che in Calabria viene attuata un'iniziativa del genere, con una squadra di detenuti che parteciperà ad un campionato vero e proprio, consentendo l’inclusione in attività sociali e ricreative. I componenti della formazione avranno la possibilità di vivere, grazie allo sport più praticato in Italia, momenti di aggregazione, di libertà e di emozioni che solo il rettangolo di gioco sa dare.
"Sono questi i valori sportivi che i detenuti avranno modo di provare". Ne è sicura la direttrice Angela Paravati, promotrice di questa importante iniziativa insieme al Comitato Calabria.
"Sono molti gli aspetti positivi di questo progetto: il primo è proprio l'utilità dello sport, fondamentale per persone che sono costrette dalla detenzione ad una vita sedentaria. E importante lo sport, perché ti insegna a stare insieme, a rispettare le regole, quindi a socializzare e soprattutto a controllare la propria personalità, quindi sotto questo punto di vista è anche terapeutico. Essere inseriti in un campionato ufficiale è importante perché viene meno l'isolamento a cui i componenti della squadra sono costretti in carcere".
La formazione affronterà il campionato con la sana competizione necessaria. "Sarà un momento di rivalsa - continua la direttrice Paravati - per chi sta affrontando un processo di riabilitazione sociale, e sa di aver sbagliato. Ed una competizione sportiva darà certamente la possibilità di far emergere i propri lati positivi".
Una novità assoluta, dunque, per la Calabria calcistica che, seppure a livello amatoriale, darà l’opportunità di conoscere una realtà ‘particolare’, di uomini che si rimettono in gioco e cercano attraverso lo sport di sentirsi ancora parte della società.
“La collaborazione con la direzione della Casa Circondariale di Catanzaro e la conseguente partecipazione di una squadra di detenuti al Torneo Amatoriale è una iniziativa che consente di dare priorità a valori fondamentali per il calcio di base quali l’integrazione ed il rispetto delle regole. Sarà una novità che sono sicuro le nostre squadre, che ormai da tanti anni partecipano a questo divertente campionato, sapranno accogliere con grande entusiasmo e partecipazione. Tutti insieme contribuiremo a svolgere quella funzione sociale che appartiene indiscutibilmente al mondo del calcio dilettantistico”. Così il presidente del Comitato regionale Calabria Saverio Mirarchi, ha inteso presentare le attività del Torneo che partirà nella prima settimana di novembre.