Il Diritto di Educare ai Diritti, tre giorni del congresso nazionale a Reggio
Il diritto ad educare ed educarsi ai diritti pilastro della nuova società civile? Questa la sfida culturale e giuridica che Cammino vuole testare in varie declinazioni: educare all’inclusione e al rispetto dell’identità culturale; educare alla responsabilità; educare all’ uso consapevole di internet; educare alla solidarietà e alla responsabilità nelle relazioni affettive, con il conseguente contrasto alla violenza nelle relazioni familiari. Presente tra i relatori anche il Premio Nobel per la Pace 2015, l’Avv. Abdelaziz Essid
Il diritto all’educazione, o più precisamente il diritto all’educazione ai diritti, può costituire chiave di volta per rifondare la società in continua evoluzione? E’ tutta qui la questione, e cioè prendere consapevolezza dei diritti e anche dei doveri che reggono la nostra comunità. Quello all’educazione è, tra l’altro, uno dei diritti della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, e pilastro sui quali fondare il nostro vivere comune. Ma per educare bisogna educarsi alla responsabilità e alla solidarietà, ritrovandone la bussola.
Sarà proprio il diritto di educare e di essere educati ai diritti umani civili, culturali e sociali come diritti fondamentali e interdipendenti, il tema del Congresso Nazionale di CamMiNo (Camera Nazionale Avvocati per la Famiglia e i Minorenni) che si svolgerà a Reggio Calabria dal 19 al 21 ottobre presso la Sede del Consiglio Regionale della Calabria e dell’Università Mediterranea. Una “tre giorni” in cui verranno affrontati con approccio multidisciplinare molte criticità del sistema nel crocevia tra Europa e Mediterraneo.
Si comincia il 19 ottobre con la relazione introduttiva dell’Avv. Abdelaziz Essid, Premio Nobel per la Pace 2015, componente del “Quartetto per il dialogo nazionale tunisino”, esponente prestigioso dell’avvocatura tunisina che ha avuto un ruolo fondamentale nel processo democratico in atto in Tunisia, dimostrazione vivente di come possa essere messa a frutto la cultura dei diritti. Seguirà l’intervento del Dott. Bernardo Petralia, Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, presiederà la sezione dei lavori il Dott. Luciano Gerardis, Presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria.
Venerdì 20 ottobre si entrerà nel vivo dei lavori e si affronteranno temi molto delicati come l’educazione all’odio e alla responsabilità sociale e genitoriale, l’educazione ad un uso consapevole di internet ed i rischi che un abuso può portare a livello civile e penale sia ai minori che ai genitori giuridicamente responsabili. Si avvieranno, inoltre i gruppi di studio di approfondimento sulla questione tanto attuale dei minori stranieri non accompagnati tra diritto all’identità culturale e diritto all’inclusione, sulla giustizia penale riparativa per il minore colpevole di reato e sull’educazione al contrasto alla violenza all’interno delle relazioni familiari.
Sabato 21 ottobre si parlerà di inidoneità educativa e degli indicatori per l’affidamento del minore, ed in conclusione si avvierà la Tavola Rotonda che vedrà partecipare al dibattito numerosi avvocati di molti paesi europei e del bacino Mediterraneo, dibattito che avrà come tema quello della costruzione della nuova società multietnica, dei nuovi diritti e delle nuove tutele giuridiche tra Europa e Mediterraneo. Tra gli interventi previsti quello della Sen. Doris Lo Moro, della Commissione Affari costituzionali del Senato e di chiusura del Sen. Nico D’Ascola, Presidente della Commissione Giustizia del Senato.