Congresso Mondiale per le famiglie: stangata delle associazioni reggine agli oppositori

Reggio Calabria Attualità

“Oggi, e fino al 31 di marzo, inizia a Verona il Congresso Mondiale per le Famiglie, un evento che a quanto pare ha sollevato qualche mal di pancia anche a Reggio Calabria”.

“Una serie di sigle mononucleari, - spiegano le associazioni reggine favorevoli alla manifestazione - infatti, ha diffuso un comunicato ridicolo per la falsità dei contenuti espressi e che non suscita particolare interesse. L’occasione, però, ci permette di ribadire i reali temi che saranno affrontati durante i lavori del Congresso e che sono espressi chiaramente sui suoi canali ufficiali: la bellezza del matrimonio, i diritti dei bambini, l’ecologia umana integrale, la donna nella storia, la crescita e la crisi demografica, la salute e la dignità della donna, la tutela giuridica della vita e della famiglia, le politiche aziendali per la famiglia e la natalità”.

“Due riflessioni, tuttavia, sono da aggiungere. La prima è sui toni violenti e carichi di odio con i quali continua ad esprimersi una certa sinistra ideologizzata. Ogni qual volta questa parte politica incontra un pensiero diverso dal suo, la reazione non è mai tesa al confronto democratico ma all’offesa ed alla delegittimazione contraddicendo ogni minimo principio pluralista, di tolleranza e libertà d’espressione”.

“In secondo luogo, constatiamo che tra i firmatari del comunicato contro il Congresso delle Famiglie, risulta anche l’assessore alle politiche per la Famiglia del Comune di Reggio Calabria e finalmente, dopo quattro anni di amministrazione, scopriamo l’esistenza di questa figura. Il Congresso delle Famiglie, quindi, ha avuto già il suo primo risultato positivo anche se spiace notare – concludono i firmatari - come un’istituzione della città, invece di rappresentare tutta la comunità ed in particolare le migliaia di famiglie reggine (ricordiamo che il Comune continua a disattendere la festa della famiglia approvata con una delibera del Consiglio), si presti solo ad esigue minoranze ideologizzate”.