Regione. FP Cgil denuncia confusione nella riorganizzazione degli uffici periferici
La FP Cgil Calabria, unitamente alla propria Segreteria Aziendale presente in Regione Calabria, denuncia con forza “l’inerzia e lo stato confusionale con cui la Regione Calabria sta gestendo la tanto decantata (a parole) riorganizzazione degli uffici periferici”.
“Tale approccio, da parte dell’Amministrazione Regionale, - scrive nella nota di denuncia la FP Cgil -denota disorganizzazione, approssimazione, disattenzione e noncuranza nei confronti dei dipendenti di queste sedi. Lo vogliamo ricordare ancora una volta, - prosegue - l’esigenza di rendere funzionali questi importanti presidi, nasce da una spinta del sindacato che un anno e mezzo addietro invitò il vice presidente, Prof. Viscomi, a visitarli per rendersi conto personalmente dello stato di degrado e della disorganizzazione amministrativa e logistica in cui versavano.”
“A vari livelli questa Organizzazione ha provato, in tutti i modi, a collaborare con l’Ente, - si legge nella nota - coinvolgendo i lavoratori in questo progetto, al fine di raggiungere gli obiettivi posti: dare un servizio ottimale ai cittadini-utenti sparsi in tutto il territorio calabrese, implementando, ove ci fosse stato bisogno, nuovi uffici e dando, nel contempo, una collocazione dignitosa ai lavoratori. Da lì nasce il progetto “uffici di prossimità. Orbene, a distanza di così tanto tempo, - continua il comunicato - poco si è realizzato e quel poco è stato realizzato anche male, con il risultato di peggiorare ulteriormente la situazione preesistente. Citiamo alcuni esempi: presso gli uffici di Vibo Valentia, i lavori che si stanno realizzando, tra mille difficoltà e con estrema lentezza, oltre a parcellizzare gli uffici per l’intera città aumentando i disagi per gli utenti, probabilmente, non potranno garantire la collocazione di tutti i lavoratori, né riusciranno a garantire l’apertura di ulteriori importanti uffici (tributi, bollo auto e patrimonio), così come previsto da manifestazioni d’interesse bandite dalla stessa regione. Situazione a dir poco Kafkiana.”
“Spostiamoci in un’altra realtà, - aggiunge la FP Cgil nel comunicato - la città metropolitana di Reggio Calabria: anche qui c’è una costante, l’incertezza nei numeri, con conseguente impossibilità ad allocare tutti i lavoratori nella sede riammodernata. Oltre tutto, nella stessa sede, sita in via Modena, zona ad alta densità di traffico, con diverse scuole presenti, l’Amministrazione Regionale non è riuscita a mettere a diposizione del personale e dell’utenza, neanche il parcheggio adiacente, peraltro, di proprietà dello stesso Ente, dato in gestione a SORICAL che lo utilizza come deposito/discarica di tubi. Se poi ci spostiamo in altre province, la situazione è ancora peggiore, - precisa - a Crotone ancora non si sa dove allocare gli uffici, visto che l’Ente ha disdetto i contratti di fitto degli immobili dove sono attualmente allocati i lavoratori. Anche in questa provincia, così come a Vibo, la Regione ha bandito una manifestazione d’interesse per l’implementazione di nuovi uffici, e anche qui come a Vibo, la Regione smentisce se stessa, perché, come già detto, non sa dove allocare questi uffici e relativi dipendenti. Infine, su Cosenza troviamo ancora dipendenti provinciali e dipendenti regionali in una situazione di promiscuità venutasi a creare a seguito del passaggio delle funzioni dalle province alle regioni (Legge Delrio), parliamo di agosto 2015! Inoltre, la sede ex Inapli, - prosegue - dove lavorano circa 60 dipendenti, versa in uno stato di degrado ormai da tempo denunciato; la stessa, addirittura, è sprovvista anche del centralino, oltre che della strumentazione informatica, ma questa è una carenza che riguarda un po’ tutti gli uffici periferici. Questo è il quadro desolante in cui versano gli uffici decentrati, altro che uffici di prossimità, come in maniera forse troppo ottimistica li definì la Regione Calabria. Purtroppo, siamo in presenza del solito slogan cui non seguono azioni concrete in tempi certi e omogenei.”
La FP CGIL ritiene che “la riorganizzazione degli uffici decentrati rientri in un più complessivo riammodernamento della macchina amministrativa regionale e non debba essere solo un’operazione finalizzata al risparmio che sarebbe di fatto vanificato se tali uffici non fossero messi in condizione di offrire servizi efficienti.”
“L’Amministrazione Regionale – chiosa la FP Cgil - ha lasciato in mezzo al guado questa importante riforma, ulteriormente complicata dalle varie nomine ad interim dei Direttori Generali, i quali trovano giustificazione nell’essere spostati frequentemente da un dipartimento ad un altro, senza il tempo sufficiente per realizzare in maniera seria e concreta gli indirizzi dell’organo politico, a partire dal ruolo del Direttore generale del personale, ovvero, colui che ha la responsabilità della riorganizzazione anche degli uffici decentrati. A fronte di tutto ciò – conclude - una domanda ci nasce spontanea…… A CHI GIOVA TUTTO QUESTO?”
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