Culturista morto a Taurianova: riesumato cadavere, aperta inchiesta
La Procura di Palmi ha aperto un fascicolo contro ignoti per fare piena luce sulla morte di un 40enne di Taurianova, Vincenzo Amuso, deceduto lo scorso 26 agosto. Gli inquirenti hanno disposto la riesumazione del cadavere e la conseguente autopsia per acquisire ulteriori elementi sul decesso dell’uomo.
A spingere la Procura ad aprire un’inchiesta formale sarebbero state delle lettere anonime recapitate agli inquirenti nel corso degli ultimi due mesi. Il 13 ottobre scorso la salma di Amuso è stata riesumata dal cimitero di Radicena e inviata alla camera mortuaria dell’ospedale di Polistena per l’autopsia. Il medico legale, secondo quanto appreso, avrebbe chiesto 90 giorni prima di presentare la sua perizia che potrebbe fare luce sulle reali cause del decesso.
Nel decreto di esumazione si cita un articolo di legge che riguarda la commercializzazione di farmaci proibiti e sostanze dopanti che non combacia con la morte per “cause naturali” di cui si è parlato subito dopo il decesso.
Le indagini sono state affidate ai Carabinieri della Compagnia di Taurianova, che starebbero seguendo questa pista che porta al mondo delle palestre e del body-building. In particolare su quella frequentata da Vincenzo Amuso definito un’atleta dal “fisico scultoreo”. Gli investigatori hanno già proceduto con una serie di interrogatori che hanno riguardato una serie di conoscenti dell’uomo.
L’indagine, nello stesso tempo, starebbe cercando di verificare se in città esista o meno un mercato nero di sostanze dopanti. Secondo quanto appreso, in questa direzione dovrebbe essere inquadrata la perquisizione che i militari dell’Arma di Taurianova hanno eseguito a casa di Amuso. Il 40enne era sposato e padre di 4 figli. La famiglia è assistita legalmente dall’avvocato Antonino Napoli.