Regione. Rendiconto 2016, Oliverio alla Corte dei Conti: raggiunti gli obiettivi
"Nell’anno appena trascorso e sottoposto al giudizio di codesta Corte, la Regione Calabria ha dovuto affrontare importanti difficoltà di carattere sociale, economico e finanziario derivanti anche dai continui sforzi e sacrifici richiesti dal Governo centrale agli enti territoriali in termini di concorso agli obiettivi di finanza pubblica. Nonostante ciò, anche nel 2016 siamo riusciti a raggiungere detti obiettivi, oltre che a dare attuazione alle disposizioni dettate in sede di giudizio di parifica dell’esercizio finanziario 2015 adottando le richieste misure conseguenziali”.
È la dichiarazione del presidente Mario Oliverio circa l’indagine svolta dalla Corte dei Conti riguardo l’utilizzo appropriato ed efficace dei fondi pubblici e la regolarità dell’azione amministrativa.
“È stato rispettato il limite di indebitamento, che è tra i più bassi tra quelli del comparto delle Regioni, ed è stata portata avanti una politica di rigore, che ha consentito di ridurre notevolmente il disavanzo di amministrazione generatosi anche in sede di applicazione delle nuove regole contabili introdotte dal decreto legislativo 118/2011”.
“È stata avviata la contabilità economico–patrimoniale, sono stati approvati oltre 50 rendiconti arretrati degli enti strumentali, è stato redatto e approvato dalla Giunta il primo bilancio consolidato del “Gruppo Regione Calabria” ed è stata effettuata la revisione straordinaria delle partecipazioni entro il 30 settembre dell’anno in corso. Atti dovuti, è vero, ma non per questo scontati o di facile realizzazione – ha rievocato Oliverio con dovizia di particolari - che sono stati perseguiti e voluti con ostinazione, anche riuscendo a recuperare un atavico ritardo ereditato dalle precedenti amministrazioni”.
“Stiamo scontando, anche in termini di livello di fabbisogni, gli effetti di discutibili riforme, quali quella connessa all’eliminazione delle Comunità montane, alla legge “Delrio” relativa alla riforma delle Province; stiamo facendo fronte alle difficoltà finanziarie ed economiche in cui versano gli enti locali. Infatti, con grande senso di responsabilità, anche quest’anno abbiamo gestito il Sistema dei rifiuti soli urbani, facendo fronte al ritardo con cui gli Enti locali stanno realizzando gli Ato, liquidando con risorse regionali tutte le spese di questa gestione e incassando le somme dovute dai comuni con estrema e inspiegabile lentezza. E proprio da ciò discende la rilevata riduzione del livello della Cassa regionale” – è la giustificazione del presidente, in seguito all’excursus sull’operato amministrativo dell’ente.
“Siamo sottoposti a continui attacchi che provengono anche da insospettabili soggetti giuridici, oltre che da privati senza scrupoli, che incardinano liti, talvolta temerarie, contro l’Amministrazione e che, chiamando in causa la Regione anche in qualità di terzo e confidando in sviste giudiziarie (purtroppo esistenti a causa della fallacità umana) o nella disorganizzazione della Regione e dei propri Enti, pignorano somme di fatto non dovute. Gli esempi sono purtroppo numerosi, ma per non tediare – avanza la nota - potrei ricordare i continui pignoramenti subiti dalla Regione per conto di presunte somme che l’Afor dovrebbe dare ai propri dipendenti, sebbene la Regione non abbia in bilancio somme da erogarsi all’Afor, oppure le somme relative ai lavoratori della Fondazione Terina non erogabili a causa dell’esistenza di una pendenza giudiziaria in cui la Regione è stata chiamata in causa; ed ancora l’annosa questione dei pignoramenti subiti da parte delle Case di cura, risolta a seguito dell’intervento della nota sentenza della Corte di Cassazione in cui viene sancita l’estraneità della Regione nella specifica vicenda”.
“Queste distorsioni, - sottolinea Oliverio - non sono indolori e drenano indebitamente risorse destinabili alla risoluzione di emergenze sociali, ingolfano e rallentano gli Uffici dell’Avvocatura regionale, impegnati anche a quantificare e monitorare l’andamento del Fondo per rischi legali – e aggiunge ancora che “questa Giunta ha fortemente voluto il riaccantonamento delle risorse in questione, utilizzate dal precedente Governo regionali in occasione della legge di assestamento dell’anno 2014. Ma considera tuttavia, che i chiarimenti forniti in sede istruttoria anche dai Revisori contabili non ha convinto pienamente, per come emerso dalle Relazioni appena ascoltate, si chiede, sin da ora, un immediato incontro teso ad individuare e tracciare dettagliatamente, in un clima di controllo collaborativo, le idonee modalità di registrazione contabile”.
“Occorre ancora sottolineare che le criticità segnalate sulle registrazioni contabili – dice ancora - non sono solo connesse alla incompleta assimilazione da parte delle strutture regionali del cambio culturale richiesto dalla Riforma sull’armonizzazione dei bilanci, ma anche dall’assenza di univoci orientamenti teorici in merito alla rilevazione integrata dei fatti gestori sotto gli aspetti finanziari, economici e patrimoniali, dalla carenza e incompletezza di indicazioni di carattere pratico e da importanti ritardi nell’implementazione delle necessarie funzionalità del sistema informatico di contabilità”.
“Anche in sede Arconet, e specificamente in merito alla contabilità economico patrimoniale – ha proseguito la nota - è stato rilevato che gran parte delle Regioni sta incontrando difficoltà nell’applicare, per la prima volta, i nuovi principi contabili che regolano la materia. In collaborazione con dirigenti del Ministero dell’Economia e delle finanze, di docenti universitari, e di componenti della Commissione Arconet sono stati attivati corsi di formazione per dipendenti e dirigenti regionali vertenti sulla contabilità economica e sul principio della competenza finanziaria potenziata".
“È stato sottolineato nella Relazione testè ascoltata che la Regione – spiega la nota dell’amministratore - nell’anno 2016, non ha concluso la valorizzazione dei propri beni immobili. È vero, ma va anche specificato che il termine assegnato scade alla fine dell’anno in corso (2017) e che ci stiamo impegnando per provare a compiere il rilevante sforzo richiesto. Sono stati inventariati circa 6.000 beni immobili, prima inclusi nell’elenco dei beni in corso di inventariazione. Sono state anche avviate concrete iniziative intese a favorire il completamento degli adempimenti di ricognizione e censimento immobiliare ed il potenziamento della struttura competente alla tenuta degli inventari, che ha consentito l’acquisizione in organico di nuove figure professionali che sono state adibite alle attività di inventariazione e censimento confluite nel conto 2016 nonché la sottoscrizione”.
C’è da dire che “nel giugno di quest’anno, è stato realizzato un Protocollo d’intesa tra Agenzia del Demanio statale e Regione Calabria finalizzato all'avvio di una serie di iniziative di valorizzazione, razionalizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare pubblico di ambito regionale”.
“In termini prettamente finanziari, poi, si deve evidenziare come nel corso dell’anno 2016 a fronte delle vertenze in corso, in ossequio alle disposizioni vigenti, è stato implementato ulteriormente il Fondo rischi facendolo attestare a oltre 25 milioni di euro. Per completezza devo anche aggiungere che in sede di predisposizione del Bilancio 2018, tale fondo è stato ulteriormente aumentato a oltre 39 milioni di euro – ha incalzato Oliverio - questo accantonamento prudenziale, teso a garantire gli equilibri di bilancio in caso di soccombenza alle liti, deve aggiungersi ai 33 milioni di euro stanziati per fare fronte ai pignoramenti e ai circa 5 milioni di euro per debiti fuori bilancio riconosciuti nell’anno 2016”.
“ In merito alla incompleta verifica dei debiti e dei crediti reciproci tra la Regione e i propri Enti strumentali e società partecipate - va avanti la minuziosa spiegazione dell'amministratore regionale - premesso che la Regione ha effettuato la cosiddetta “circolarizzazione” con tutti gli Enti che rientrano nel perimetro del consolidamento, si garantisce che il mancato rispetto della tempistica dettata dalla Giunta regionale ai dirigenti con la Dgr 442/2016 sarà sanzionato in termini di raggiungimento degli obiettivi dei dirigenti stessi, così come statuito nell’atto di indirizzo”.
“In merito ai rilievi effettuati sulla spesa comunitaria – ha aggiunto Oliverio - concordo su tutti le criticità elencate nelle Relazioni proprio perché io usualmente sono abituato a valutare non tanto l’entità delle risorse stanziate o spese, quanto i risultati effettivamente conseguiti in termini di sviluppo reale del territorio".
"Devo sottolineare che stiamo parlando della programmazione 2007/2013 che, - puntualizza la nota -purtroppo, noi abbiamo ereditato, ma con il nuovo programma 2014-2020, gestito da questa Amministrazione, stiamo cercando di realizzare infrastrutture orientate a produrre concreti effetti sul territorio in termini di sviluppo concreto, di crescita effettiva della dotazione infrastrutturale e di incremento del tasso occupazionale, cui faceva riferimento poc'anzi la Procura regionale nella requisitoria ascoltata”.
In conclusione – “non illudendomi sulla semplicità del percorso, posso solo affermare che questo Governo regionale continuerà a perseguire con tenacia l’opera di moralizzazione nel segno della legalità e la realizzazione della completa trasparenza dell’azione amministrativa, provando a recuperare l’atavico “ritardo” ereditato dalle precedenti gestioni e a essere all’altezza degli impegnativi risultati imposti dalle continue riforme della finanza pubblica. In questa complessa attività il Governo regionale ha bisogno dell’apporto di tutti gli attori istituzionali, della burocrazia ma soprattutto del costante supporto di codesta Magistratura”.