Cosenza. Centro Lanzino: “Igv Asp, vigileremo sul diritto ad una maternità consapevole”
Il Centro contro la violenza alle donne di Cosenza, prende atto del fatto che “l’Azienda Ospedaliera di Cosenza non abbia intenzione di sospendere l’erogazione del servizio di Interruzione Volontaria di Gravidanza”.
“È impensabile, infatti – avanza la nota - che un grande presidio ospedaliero pubblico non garantisca personale, mezzi e spazi adeguati per l’espletamento del servizio di Ivg, così come, del resto, previsto dalla L. 194/78.
Non siamo pregiudizievolmente contrarie alla facilitazione di percorsi finora resi impervi dalla massiccia presenza di obiettori di coscienza tra il personale sia medico che paramedico, che di fatto in tutti questi anni ha impedito che la maternità potesse essere libera e consapevole” – ha precisato il Centro Roberta Lanzino.
“Ricordiamo, infatti, che persino l’aborto farmacologico tramite RU 486, ha riscontrato, alle nostre latitudini, difficoltà nella sua applicazione, a differenza di quanto accaduto in altre regioni dove questo è già pratica diffusa e collaudata, tant’è vero che in queste stesse regioni vengono banditi concorsi per medici non obiettori proprio con l’intento di agevolare l’applicazione della legge” – ha puntualizzato la nota.
“Affinché, dunque, il diritto ad una maternità consapevole non venga, ancora una volta limitato, vigileremo, con ogni mezzo a nostra disposizione, sulle liste di attesa e sulla reale praticabilità di una libera scelta da parte di ogni donna di esercitare il suo diritto di opzione tra il servizio pubblico e quello privato accreditato”- closa nota.