Controllo del territorio, 5 arresti a Gagliano
Cinque persone sono state arrestate dai carabinieri di Gagliano, guidati dal Maresciallo Salvatore Sestito. Una su ordinanza cautelare, 4 in flagranza di reato.
A finire in manette è stato L. R., 51enne che, nonostante i domiciliari, si è recato in ospedale per fare una visita senza attendere la scorta degli agenti. Colto in flagranza di reato nel reparto di radiologia, al termine della visita, è stato arrestati e messo ai domiciliari.
Pochi giorni dopo, al termine di una serrata attività d’indagine, condotta di concerto con personale del Nisa è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare a carico di L- B., 50enne, che in più occasioni avrebbe attentato all’incolumità dell’anziana madre. Per queste ragioni il provvedimento spiccato dal Giudice Assunta Maiore, su richiesta della pm Stefania Paparazzo, ne ha disposto la restrizione ai domiciliari in una nota struttura psichiatrica del basso Jonio catanzarese.
Una settimana più tardi, una pattuglia di controllo del territorio ha notato tre giovani intenti a forzare due ciclomotori. Questi, alla vista della gazzella, sono scappati in diverse direzioni e, uno di essi, alla guida di uno dei ciclomotori rubati, è stato bloccato e arrestato in flagranza del reato di tentato di furto. Gli altri due, ancorché fuggitivi, sono stati identificati e denunciati per lo stesso reato. Il ciclomotore rubato è stato recuperato e subito restituito al legittimo proprietario.
Solo tre giorni più tardi, nel corso di un servizio interforze a supporto di personale dell’A.Ter.P. e con la collaborazione dei tecnici Enel, una pattuglia “gaglianese” ha arrestato per furto di energia elettrica, aggravato dalla violenza operata sul contatore E. B., 49enne, pregiudicata.
Ultimo, ma non certo per importanza, l’arresto in flagranza di reato, del giovane M. C., 28enne cheèstato controllato nei pressi del cimitero di Gagliano e trovato in possesso, di una pistola Beretta calibro 7,65 con tanto di colpo in canna ed altre cinque cartucce pronte per essere esplose, oltre ad un manganello di novanta centimetri e un tirapugni metallico. Il materiale, che era nascosto all’interno dell’autovettura, + stato sequestrato, anche perché l’arma da fuoco era clandestina. Il giovane, attualmente agli arresti domiciliari, è accusato di porto abusivo d’arma da fuoco in luogo pubblico, verrà condotto nella giornata odierna davanti al Giudice competente.